I Giovani Democratici di Sezze il 18 ottobre alle ore 18:30 nella sala congressuale del museo archeologico di Sezze ospiteranno Valerio Nicolosi, per discutere del suo libro edito per Rizzoli “c’era una volta Gaza-vita e morte del popolo palestinese”. Valerio Nicolosi è un giornalista, podcaster, scrittore e reporter che si danni di frontiere geografiche e sociali: dall’Ucraina, passando per la rotta balcanica sul fronte migratorio, dalle zone del Maghreb e dell’Asia occidentale in particolare la Palestina. Attraverso gli spunti forniti da questo libro, vogliamo invitare la popolazione setina e non solo a discutere di ciò che sta accadendo in particolare da un anno a questa parte in quel territorio che corrisponde alla Palestina storica, e che oggi include una serie di Stati, quali il Libano,Israele, la Palestina stessa, e tutti gli attori coinvolti in questa serie di massacri che ormai vanno avanti da più di 12 mesi. Da prima dell’istituzione dello stato di Israele nel 1948, con la sua creazione e i 70 e passa anni successivi, in quel lembo di terra sono avvenute una serie di tragedie dovute da un’idea di colonialismo e di razzismo che ha avuto una serie di picchi: la NAKBA del 1948, la NAKSA del 1967, la strage di Sabra e Shatila del 1982, l’operazione piombo fuso e il genocidio che va avanti dall’8 ottobre del 2023, dopo l’attacco condotto dalle milizie di Hamas e del Jihad islamico il 7 ottobre del 2023 in territori israeliani. Crediamo fortemente che sia necessario uno stato di Palestina, ma ciò non può passare se non attraverso azioni concrete e dalla necessità che i palestinesi possano raggiungere appieno una libertà democratica, civile e sociale, e ciò può accadere solamente se vi è un riconoscimento dall’altra parte, ovvero quella israeliana. Vi aspettiamo, per discutere di questo ed altro ancora, il 18 ottobre.
Nell’ambito della “Festa della caldarrosta e dell’olio d’oliva”, i giovani di Maenza leggeranno sabato pomeriggio, alle 18.30, presso la Pizzeria “Nonna Orgilla”, i racconti del libro “Il sapore dei ricordi” di Roberto Campagna. L’incontro sarà presentato e moderato dallo storico Alessandro Pucci. “Un racconto – ha affermato Pucci – tita l’altro come le nostre ‘cirase’, la rinomate ciliegie maenzane. Si tratta di un libro in cui Campagna dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, tutte le sue doti narrative. Il suo è un linguaggio alla portata di tutti, colloquiale, che cattura il lettore. Leggere questi racconti è anche un modo per riscoprire l’identità culturale del comprensorio lepino sul cui territorio diversi di tali racconti sono stati ambientati. Non solo, ma il libro contribuisce anche al marketing territoriale”. Tredici i racconti, il cui protagonista è sempre Flavio, che in pratica funge da filo conduttore tra passato e presente, tra realtà e nostalgia. È un libro che si nutre della tradizione della letteratura popolare e del racconto orale, dove Campagna mescola abilmente elementi pseudo-autobiografici con la sua inconfondibile voce narrativa. Flavio, il riflesso nostalgico dell’autore stesso, rivive attraverso gli occhi di Campagna luoghi, sapori e atmosfere che potrebbero essere altrimenti dimenticati o destinati a scomparire. I ricordi che permeano le pagine di questo libro sono evocati da odori e gusti sepolti nel tempo, e l’autore li trasmette con una verve narrativa frizzante e ironica. Campagna impasta le sue storie, usando lo stesso timbro scanzonato di un moderno Balzac e lo fa trasportando il lettore nel suo mondo di nostalgiche disillusioni politiche, di scorribande canagliesche, di scherzi e alambicchi giovanili, di ripicche e fughe e amorazzi scollacciati. Leggendo dunque il libro non si può non pensare a una tenerezza antica – ma come fa la tenerezza a non essere anche gioia rabbiosa per un tempo ormai perduto? – e soprattutto a una operazione di recupero sociale e culturale, a un “amarcord” che vuole farsi scatola magica, scrigno di ricordi, perché il vero miracolo dell’uomo è sapere di appartenere a un luogo e di portarselo sempre dentro. “Il sapore dei ricordi - sottolinea Pucci - non è solo una raccolta di storie: è un viaggio nella memoria di un autore che sa dipingere con le parole, mescolando ricordi personali con una finzione che brilla per la sua autenticità. È un libro che incanta e sorprende, lasciando un retrogusto persistente di emozioni e riflessioni sulla fugacità del tempo e sul potere immortale dei ricordi”. Circa la “Festa della caldarrosta e dell’olio d’oliva”, si terrà a Piazza Santa Reparata a partire dalle 16 di sabato. In programma: degustazione di olio Evo, piatti preparati con le castagne e spettacolo musicale.
“Nessun accordo con Fratelli d’Italia. Smentisco categoricamente”. Il capogruppo del Pd di Sezze, Armando Uscimenti, spegne sul nascere chiacchiere messe in circolazione ad arte da chi non ha altro da fare che buttare in caciara la discussione politica per nascondere evidentemente i propri fallimenti. Il consigliere comunale Uscimenti mette a tacere quindi quelle voci tra un accordo tra Pd e Fratelli d'Italia solo perché lo stesso Uscimenti aveva proposto alla presidenza della commissione Trasparenza il consigliere comunale Serafino Di Palma. “Con Serafino Di Palma - afferma - siamo e restiamo all’opposizione, anche in modo costruttivo quando serve, ma il Pd resta distante da Fratelli d'Italia anni luce. Alla presidenza della commissione ho proposto Di Palma perché persona preparata e attenta e disponibile a ricoprire questo ruolo molto importante, ma il Pd ha una storia e FdI ne ha un’altra. Mentre qualcuno continua a fare da stampella alla maggioranza, votando e garantendo sempre il numero legale - aggiunge Uscimenti - noi restiamo all’opposizione senza se e senza ma”. Alla fine alla presidenza della commissione consiliare trasparenza è stato eletto il consigliere comunale Orlando Quattrini e suo vice il consigliere Gianluca Calvano.
La Fiera di San Luca a Sezze, appuntamento di grande rilevanza storica e culturale per il territorio, tornerà il 18 ottobre 2024. L'evento, che si articolerà tra Porta Pascibella, via Marconi e via San Leonardo, è una delle manifestazioni più antiche della provincia di Latina, legata al patrono della città e parte integrante del patrimonio culturale della comunità locale. Questa edizione della fiera rappresenta un momento cruciale per il suo futuro, poiché segna l'inizio di una nuova fase di valorizzazione e promozione. Grazie alla Determinazione n. G12051 del 16 settembre 2024, la Regione Lazio ha infatti approvato un piano di investimento dedicato alla salvaguardia delle attività storiche del territorio, con particolare attenzione a fiere di interesse storico come quella di San Luca.
L’assessore alle Attività Produttive e allo Sviluppo Locale di Sezze, Lola Fernandez, ha sottolineato l’importanza di questo contributo. “La Fiera di San Luca, dichiarata Fiera Storica dalla Regione Lazio il 5 dicembre 2023 insieme alla Fiera della Croce e alla Sagra del Carciofo, rappresenta una tradizione secolare che vogliamo preservare e promuovere. Grazie a un contributo di 10.000 euro stanziato dalla Regione potremo migliorare nel futuro l’organizzazione dell’evento e aumentarne la visibilità. Questo ci permetterà di valorizzare ancora di più la nostra cultura e attrarre visitatori, sostenendo al contempo le attività locali”.
L'investimento regionale fa parte di una strategia più ampia di tutela delle manifestazioni che hanno radici storiche profonde e che costituiscono un importante richiamo turistico per la Regione Lazio. Il riconoscimento di Fiera Storica consente alla manifestazione di accedere a fondi dedicati per il miglioramento dell’evento, che rappresenta non solo un’occasione di festa, ma anche un’opportunità economica per il territorio. Quest'anno, inoltre, la Fiera di San Luca si arricchisce di una collaborazione significativa con la Rete di Imprese Seti@, che darà vita a un'importante iniziativa collaterale: una mostra di artisti locali. Questa esposizione sarà un’opportunità per valorizzare il talento del territorio, con opere d’arte che riflettono la cultura, le tradizioni e il paesaggio di Sezze.
L’8 dicembre di un anno fa la Corte dei Conti inviava una pec all’ex sindaco di Sezze Andrea Campoli con la quale veniva ingiunto di pagare più di 500.000 euro per il danno cagionato con la delibera di Giunta per il secondo stralcio funzionale dell’ex Anfiteatro, opera ereditata dalla precedente amministrazione comunale e per la quale l’allora sindaco Campoli tentò di “mettere una pezza ad uno scempio già ampiamente avvenuto, ed accettare il finanziamento pena l'indebito arricchimento dell'ente".
Ieri, la stessa Corte dei Conti, dopo il ricorso da parte dell’ex sindaco Campoli e sua ex Giunta, ha deliberato proprio su memorie difensive che “… sulla scorta delle considerazioni innanzi svolte, si ritiene quantificabile nella misura maggiore il contributo determinato dal Sindaco Zarra, ed ai membri della sua Giunta, Ciarlo, Agostini, Ricci e Bernabei nonché del Segretario Generale, dott. Luigi Miele… e in misura gradatamente inferiore quella del Sindaco Campoli e degli altri membri della Giunta, Marchionne, Di Raimo, Maurizi, Ciocca, Cardarello, Grenga”.
Insomma il danno all’Erario cagionato – pari quindi a complessivi euro 1.692.765,92 – va ripartito previamente scorporando le quote riferibili al Sindaco Zarra Lidano e all’assessore ai Settori produttivi Agostini Felice, deceduti nelle more. “ In conclusione – scrive la Corte dei Conti - lo stesso è addebitabile nei seguenti termini (cfr restante 72%), salvo la diversa determinazione ritenuta dal Collegio secondo giustizia:
- a Pietro Bernabei in base al ruolo di assessore al Bilancio (I Giunta Zarra) e di assessore ai Lavori pubblici (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 14% (euro 236.987,22);
- a Vincenzo Ricci, che in questa sede, in base al ruolo di assessore ai Lavori pubblici (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);
- a Giuseppe Ciarlo, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (I Giunta Zarra) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 10% (euro 169.276,59);
- a Luigi Miele, che in questa sede, in base al ruolo di Segretario Generale (I e II Giunta Zarra/Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);
- ad Andrea Campoli, che in questa sede, in base al ruolo di Sindaco e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 7% (euro 118.493,61);
- a Umberto Marchionne, che in questa sede, in base al ruolo di Vice Sindaco (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);
- a Sergio Di Raimo, che in questa sede, in base al ruolo di assessore al Bilancio (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbia concorso con colpa grave nella misura del 4% (euro 67.710,63);
- a Bruno Cardarello, Marcello Ciocca, Remo Grenga e Antonio Maurizi, che in questa sede, in base al loro ruolo di assessore (II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 3% ciascuno (euro 50.782,97 cad.);
- a Vittorio Carlesimo e Mauro Vona, che in questa sede, in base al loro ruolo di Dirigenti responsabili del servizio tecnico del V settore (rispettivamente I Giunta Zarra e II Giunta Campoli) e allo specifico apporto causale nella determinazione del danno complessivo, si ritiene abbiano concorso con colpa grave nella misura del 2% ciascuno (euro 33.855,31 cad.).
L’udienza per la discussione in giudizio è fissata per il 4 marzo 2025.
Meloni fallisce il blitz e batte in ritirata
Scritto da Luigi De Angelis
Comunicato stampa sindaco di Sezze
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I lavori di riqualificazione del Monumento al Parco della Rimembranza di Sezze sono giunti alla conclusione, e l'area verrà ufficialmente riconsegnata alla cittadinanza martedì 15 ottobre, alle ore 16. Un evento significativo che segna una tappa importante nel piano di miglioramento e valorizzazione degli spazi pubblici. Il sindaco Lidano Lucidi ha sottolineato l’importanza dell'intervento, descrivendolo come un tassello di un più ampio progetto di riqualificazione urbana: “Il Parco della Rimembranza non è solo uno spazio di memoria storica per la nostra comunità, ma anche un luogo di incontro e aggregazione per i cittadini. Con questo intervento abbiamo voluto restituire dignità e decoro a un’area che rappresenta il cuore pulsante del nostro patrimonio storico-culturale – ha dichiarato Lucidi – e questo è solo uno dei tanti lavori previsti per migliorare la fruibilità del parco e renderlo uno spazio moderno e accessibile a tutti”. Tra le novità annunciate dal sindaco, anche l’installazione di una rete wifi gratuita, un elemento che testimonia la volontà dell’amministrazione di coniugare tradizione e innovazione: “I tecnici hanno già iniziato i lavori per installare la connessione wifi gratuita all'interno del parco, un servizio che presto sarà a disposizione di tutti i visitatori. L’obiettivo dichiarato – ha concluso il primo cittadino di Sezze – è non solo quello di preservare il valore storico dell'area, ma anche di creare un luogo accogliente e sicuro per tutte le generazioni”.
Riceviamo e pubblichiamo un documento del segretario dei Giovani Democratici di Sezze
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La prossima settimana inizieranno i lavori di riqualificazione dell'area destinata al mercato settimanale nella località Anfiteatro di Sezze, attraverso un finanziamento regionale di circa 200mila euro. Il progetto dell’architetto Maria Palombi viene descritto dal sindaco Lidano Lucidi, come un intervento che migliorerà la viabilità, sarà in grado dell’illuminazione pubblica, prevederà la realizzazione di un orto sociale. L'obiettivo, secondo il sindaco, sarà trasformare il mercato in un luogo di aggregazione moderno e sostenibile, capace di rivitalizzare il centro storico e contribuire all'economia locale. La realtà è purtroppo ben diversa, infatti se da un lato il progetto permetterà di risolvere alcune criticità, dall’altro si presenta come una serie di interventi limitati alla sola area mercatale e limitanti nella loro efficacia, intesa come capacità di rigenerare il contesto che circonda l’area. Un'area così vasta, se destinata solo ad ospitare l’attività del mercato settimanale, rischia infatti di rimanere inutilizzata per il resto del tempo. Al contrario sarebbe stato opportuno ed efficace prevedere una configurazione dello spazio “polifunzionale” e mutevole a seconda dell’attività svolta e dell’utenza. Insomma, un progetto contemporaneo per una città che deve guardare al futuro! In molte realtà urbane, infatti, l’attività di pianificazione e governo della “città pubblica” è orientata verso la creazione di spazi polivalenti, capaci di adattarsi a una varietà di funzioni: eventi culturali, attività sociali, spazi verdi per il relax e attività sportive. Questo approccio garantisce un utilizzo continuo e variegato dell'area, promuovendo un luogo vivo e partecipato dalla comunità in ogni momento dell'anno. La riapertura del teatro e la presenza di attività sportive nelle vicinanze offrono un'opportunità unica per creare un'area che diventi un vero polo di aggregazione, dove cultura, sport e commercio possano convivere e arricchirsi a vicenda. L’inclusione di spazi attrezzati per eventi all’aperto o di strutture di supporto per le attività del circolo di ciclismo e del parco adiacente potrebbe rendere la riqualificazione più organica e meglio integrata con il contesto urbano già esistente. In conclusione, mentre la riqualificazione del mercato di Sezze rappresenta indubbiamente un passo positivo verso la rivitalizzazione del centro storico e del territorio circostante, il progetto rischia di essere limitato nella sua visione. Un approccio che non prevede una maggiore versatilità rischia di lasciare l'area sottoutilizzata per la maggior parte del tempo, limitandone l'accessibilità e l'utilità per la comunità. In un’epoca in cui le città devono affrontare sfide complesse dinamiche, come quella della sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e la rigenerazione economica, è fondamentale che ogni intervento di rigenerazione urbana riesca a creare spazi capaci di evolversi e rispondere alle molteplici esigenze dei cittadini.
Segr. GD Sezze Giovanni Sorano
Il Comune di Sezze ha annunciato l’integrazione dei suoi servizi pubblici nell’App IO, la piattaforma nazionale che consente ai cittadini di accedere facilmente ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni, sia locali che nazionali. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di offrire ai nostri cittadini un ulteriore strumento per semplificare l’interazione con il Comune. L’App IO rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici, permettendo di accedere a comunicazioni, pagamenti e documenti in modo sicuro e immediato”. L'App IO, sviluppata dal Dipartimento per la trasformazione digitale in collaborazione con PagoPA, consente ai cittadini di gestire numerosi servizi attraverso un'unica piattaforma, utilizzando credenziali SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Attraverso questa app, sarà possibile non solo ricevere notifiche riguardanti scadenze e servizi, ma anche effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. “L’obiettivo di questo progetto – ha aggiunto Lucidi – è quello di facilitare l’accesso ai servizi comunali, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini. Già da ora, stiamo attivando il servizio di avviso per la scadenza della Carta d’Identità, ma contiamo di ampliare l’elenco dei servizi a breve”. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella direzione della trasparenza e dell’efficienza amministrativa, aspetti che l’Amministrazione Lucidi ha sempre messo al centro del proprio operato. L’App IO è disponibile gratuitamente e può essere scaricata da tutti i cittadini che dispongono di credenziali SPID o CIE, garantendo un accesso sicuro e controllato alle informazioni: “Invito tutti a scaricare l’app – ha concluso il sindaco di Sezze – e a familiarizzare con i suoi strumenti. Il futuro è digitale e noi vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, garantendo ai nostri cittadini il meglio delle tecnologie disponibili”.
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Scritto da Luigi De Angelis
Sezzesi internazionali! Un gruppo di amici, uniti da sempre da una passione, quella della raccolta dei funghi e della scoperta della natura e della montagna, sarà tra i big nella ricerca dei funghi. Anche Sezze infatti sarà rappresentata alla competizione internazionale che ormai da dieci anni attira cercatori di funghi da tutto il mondo e che si terrà a Cerreto Laghi, nell'Appennino Tosco Emiliano. La kermesse è ormai arrivata alla decima edizione e quest'anno cinque amici accomunati dalla passione della ricerca sono riusciti a farne parte e disputeranno la gara a squadre che ha un regolamento tutto particolare.
Paolo, Giancarlo, Emiliano, Marco e Alessandro, il 6 ottobre prossimo sfideranno infatti altre 50 squadre per cercare il fungo più bello dell'Appennino Tosco Emiliano e dovranno portare fuori dal bosco una busta con all'interno l'immondizia che verrà trovata nei boschi, oltre ad annotare su un taccuino un pensiero, una riflessione o un disegno ispirato alle sensazioni provate duranti la ricerca dei funghi. Una giuria valuterà l'operato delle squadre e proclamerà la squadra vincitrice. Ad accompagnare il gruppo di fungaroli setini Gigi e Alessandro Ferrazzoli in rappresentanza della Federcaccia che ha sponsorizzato la spedizione.
Il gruppo ci tiene a ringraziare anche Daniele del Bar Cappellitto, Mirco del Bar Klada, Roberto Bucciarelli di RB Artinfissi, Antonio del Jack Torrance, Sven e Marco della Infissi e Montaggi e Pino “Palanca” che hanno contribuito rendendo più agevole la trasferta.
Insomma... un grande in bocca al lupo al gruppo di fungaroli setini.
La Regione Lazio, con Determinazione n. G12051 del 16/09/2024, ha approvato il programma per la salvaguardia e la valorizzazione delle attività storiche e delle fiere di interesse storico del territorio presentato dal Comune di Sezze.
"La salvaguardia e la valorizzazione delle nostre fiere e attività storiche rappresentano un investimento fondamentale per il futuro di Sezze. Non si tratta solo di preservare un patrimonio culturale e commerciale inestimabile - afferma Lola Fernandez Assessore Attività Produttive e Sviluppo Locale. Comune di Sezze - ma anche di promuovere la conservazione e la rigenerazione del nostro territorio e dei suoi centri storici. Le attività storiche, i mercati e le fiere sono il cuore pulsante della nostra comunità, luoghi di incontro, di scambio e di tradizione che contribuiscono a definire la nostra identità. Questo importante risultato ci consentirà di stanziare un finanziamento complessivo di € 71.500,00, di cui € 50.000,00 provenienti da contributo regionale, per la tutela e la promozione del patrimonio culturale e commerciale della nostra città".
Nello specifico, il programma prevede interventi mirati a:
- Sostenere le fiere locali: la Sagra del Carciofo, la Fiera di San Luca e la Fiera della Croce riceveranno ciascuna un contributo di € 10.000,00 per migliorare la loro visibilità e organizzazione.
- Valorizzare le attività storiche: il Bar Buzzichetto, la Gioielleria Di Lenola, il Bistrot San Pietro e l'Abbigliamento Lombardi beneficeranno di contributi compresi tra € 5.000,00 e € 7.120,00 per interventi di conservazione e ammodernamento.
- Promuovere il marchio " fiere e attività storiche ": saranno implementate strategie di comunicazione e marketing per valorizzare l'identità storica di queste attività.
Entro il 15 ottobre si chiuderà il termine per l'accreditamento di nuove attività storiche. L'avviso è pubblicato sul sito del Comune di Sezze. Invito tutte le attività che possiedono i requisiti per accedere a questo accreditamento e che ancora non hanno presentato la pratica in Comune a farlo entro la scadenza indicata. Una volta ottenuto l'accreditamento, potranno optare ai finanziamenti in programma dalla Regione Lazio per il 2025.
"Desidero ringraziare il Settore Sviluppo Locale del Comune di Sezze per il lavoro svolto, la Confcommercio Lazio Sud per il supporto tecnico fornito, e ricordare con affetto il compianto Vittorio Del Duca, il cui contributo è stato fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo. L'Amministrazione comunale -chiude l'assessora - si impegna a garantire la massima trasparenza e efficacia nella gestione di questi fondi, al fine di preservare e valorizzare il tessuto economico e culturale di Sezze".
Riceviamo e pubblichiamo la nota del coordinamento di Fratelli d'Italia di Sezze.
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Riteniamo doveroso intervenire su quanto accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale di Sezze, dove si è discusso del progetto "Setia Factory" e della permuta dei diritti d’uso civico tra i terreni contraddistinti al foglio 61 p.lla 359 e al foglio 5 p.lla 182. Ancora una volta ci troviamo di fronte a errori evidenti da parte di questa amministrazione, che tenta di farli passare sotto silenzio, nonostante le continue dichiarazioni trionfalistiche sull’imminente realizzazione del progetto.
Il Consiglio Comunale è stato convocato proprio per correggere l’ennesimo errore, ormai diventato un’abitudine preoccupante di questa amministrazione. Basti pensare alla vicenda dei parcheggi di Sezze Scalo, annunciati con grande clamore e poi "congelati" per risolvere dissidi interni. Adesso assistiamo alla sospensione dell'iter autorizzativo del progetto "Setia Factory" perché la Regione Lazio, con la nota n. 22766/2024, ha dichiarato improcedibile la permuta del terreno in precedenza individuato (foglio 61, particella 359), in quanto non idoneo né dal punto di vista urbanistico né ambientale.
E così, l'amministrazione tenta di correre ai ripari, individuando un nuovo terreno per la permuta (foglio 5, particella 182) e sperando che questa volta la Regione dia il via libera in tempi celeri. Ma intanto, ci saranno ulteriori costi, come quelli già sostenuti, ad esempio, per una nuova relazione tecnica per il terreno da proporre in permuta (medesima relazione veniva commissionata per il precedente terreno non ritenuto idoneo dalla Regione Lazio) e il rischio concreto di perdere i finanziamenti legati al PNRR. Addirittura, potrebbe essere necessario restituire quanto già speso per lavori avviati sui terreni.
Esortiamo questa amministrazione a dedicare meno tempo alla propaganda (senza avere ancora ottenuto risultati concreti) per concentrarsi su un’attività politica e amministrativa seria e responsabile con un’attenta gestione del patrimonio pubblico. Non possiamo più permetterci opere incompiute e, peggio ancora, di dover fare i conti con possibili danni erariali.