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redazione

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All'indomani del congresso del Pd di Sezze, che ha eletto la nuova segretaria Francesca Barbati ed il nuovo presidente di circolo nella persona di Luigi De Angelis, ecco arrivare una nota congiunta dei nuovi dirigenti. Il Pd vuole aprire una stagione diversa rispetto al passato, e per farlo ha scelto l'unità del partito. Si spera che ci sia piena autonomia nelle scelte politiche e che il partito non rappresenti, al contrario, una strumento nelle mani di qualcuno.

 

Riportiamo la nota firmata da Barbati e De Angelis.

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Il partito democratico di Sezze ha scelto l'unità. La gravissima sconfitta elettorale ci ha messo di fronte alla necessità di avviare un processo di profondo rinnovamento, di uscire dall'autoreferenzialita', di ristabilire la connessione sentimentale con il nostro popolo e di tornare a fare politica in mezzo ai cittadini, ascoltandone le domande e costruendo un percorso e un progetto amministrativo innovativo, adeguato al mutato tessuto sociale e ispirato ai valori della sinistra democratica e progressista.
Sezze ha bisogno di un PD aperto e pluralista, in cui la diversità delle idee e delle posizioni rappresenti una ricchezza e una risorsa all'interno di una visione unitaria e di un progetto politico condiviso e da condividere con i cittadini. Serve il contributo di ognuno.
Abbiamo ascoltato e compreso il messaggio dei cittadini e ne faremo tesoro per tornare ad essere il riferimento e il perno politico nell'amministrazione della nostra città. Ripartiremo dall'attenzione agli ultimi, alle periferie fisiche ed esistenziali, da chi vive il disagio e la difficoltà di trovare lavoro, da chi sperimenta quotidianamente la fatica di industriarsi per creare lavoro, dai giovani, dagli anziani, dalla necessità di governare il fenomeno migratorio e di garantire sicurezza.
Non è più tempo di contrapposizioni. Solo insieme potremo cambiare la nostra città

 

Ecco il nuovo direttivo del PD

Giorgi, Di Raimo, Uscimenti, La Penna, Amici, Siddera, Campoli ,Sorano, Rizzo P., Zeppieri, Salvatori, Panfilio, Valleriani, Proia, Marchionne, Pecorilli V., Perna, Pecorilli S., Rizzo I., Ricci, Carletti, Gschwändler, Eramo, De Renzi, Cherchi, Vertecchi, Loffarelli e Fiorini.

 

 

 

Giunto alla diciassettesima edizione, il concorso “L'Olio delle Colline”  si è tenuto a Formia, sabato 12 marzo 22, presso il Centro di preparazione olimpica del Coni. Nell'ambito di questo stesso concorso si è svolto la sesta edizone  del Premio “L'oliva itrana”.

 

 

Premio Speciale “L’Olio delle Colline” 2022

 Quattrociocchi Americo Bio di  Terracina   

 

 

“CATEGORIA AZIENDA

Fruttato “INTENSO”

1° Classificato: Quattrociocchi Americo Bio di  Terracina

2° Classificato:   Az. Agr. Cosmo Di Russo  Gaeta 

Gran Menzione:

Az. Agr. Masseria Raino Bio Itri, Carroccia Bio Campodimele, Az. Agr. Maselli Giorgio Maenza, Az. Agr. Palombelli Riccardo Cori.

 

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Fruttato “MEDIO”

 

1° Classificato: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino

2° Classificato:   Mater Olea Srl Agricola Prossedi 

Gran Menzione:

Tenuta Paola Boffi Sermoneta, Genesio Mancini Srl Itri, Mancini Jhon Itri, Agresti 1902 Soc. Agr. SS Sonnino

 

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Fruttato “LEGGERO”

 

1° Classificato: Az. Agr. Marco Carpineti Cori

2° Classificato:   Cantina Sant’Andrea Terracina 

Gran Menzione:

Pietrapinta Agrijuvenia Scaarl Cori, Az. Agr. Meschino Roberto Itri, Impresa Agricola Diamante Verde Sermoneta.

 

 

“CATEGORIA PRODUTTORE”

Fruttato “INTENSO”

1° Classificato: Altobelli Bernina Sonnino

2° Classificato:  Peppe Antonio Fondi 

Gran Menzione:

Di Girolamo Massimiliano Sonnino, Miele Giovanni Gaeta, Guglietta Rita Lenola, Risi Caterina Sonnino.

 

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Fruttato “MEDIO”

 

1° Classificato: Agresti Maria Grazia Itri

2° Classificato:   Mandarello Daniele Itri 

Gran Menzione:

Bronco Erasmo Gaeta, Spirito Giovanni Lenola, Gianni Marco Sonnino, Lidano Pierina Sonnino, La Casetta Srl Sonnino, Agricola Guglietta Srls Lenola.

 

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Fruttato “LEGGERO”

 

1° Classificato: Cappelletti Clementina Norma

2° Classificato:   Pelliccia Teresa Itri 

Gran Menzione:

De Filippis Vittorio Fondi, Bernabai Bruno Sonnino, Ialongo Renato Itri, Cimaroli Vincenzo Sonnino, Vivaio Valerio Giovanni Formia, Ferro Concetta Gaeta.

 

 

PREMIO “DOP COLLINE PONTINE

 

1° Classificato: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino

2° Classificato:  Az. Agr. Cosmo Di Russo  Gaeta

Gran Menzione:

Oscar Soc. Coop. Agricola Rocca Massima, Orsini Paola Bio Priverno, Casino Re di Coletta Filomena Sonnino.

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PREMIO “BIOLOGICO

 

1° Classificato: Masseria Raino Bio Itri

Gran Menzione: Az. Agr. Carroccia Bio Campodimele

 

Il premio “Olio  Biologico” è assegnato al prodotto che avrà ottenuto il punteggio più alto tra gli oli biologici; questa importante categoria è dedicata a quelle aziende, che producono un olio extravergine secondo la disciplina prevista dal  Regolamento  CE 2092/91, che mira a mantenere e valorizzare la biodiversità e l'attività biologica del suolo, con lo specifico obiet­tivo di ridurre le forme di inquinamento.

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Menzione Speciale “GIOVANE OLIVICOLTORE”

1° Classificato: Carroccia Chiara Arianna - Az. Agr. Carroccia Bio Campodimele

E’ prevista l’assegnazione al primo classificato del premio “Giovane Olivicoltore” (titolare rappresentante dell’Azienda con età fino a 40 anni ed iscritto alla Camera di Commercio), che avrà ottenuto il punteggio più alto tra gli oli delle aziende partecipanti.

 

Menzione Speciale “VERDE IN ROSA”

1° Classificato: Boffi Paola – Az. Tenuta Paola Boffi Sermoneta

Premio “Verde in Rosa” alla Azienda produttrice condotta al femminile.

 

Menzione Speciale “OLIVICOLTORE VETERANO”

1° Classificato: Ialongo Renato Itri

Sarà assegnato il riconoscimento  “Olivicoltore Veterano” al produttore partecipante con l’olio extra vergine di oliva di qualità che esercita l’attività di olivicoltore da più anni.

 

Giuria di assaggio Panel:

Scatolini Giulio – Capo Panel

Centauri Luigi   – Capo Panel

Assistenti: Cipriani Alessandro e Pareschi Giorgia (Alternanza scuola-lavoro Istit.Agrario Latina)

Assaggiatori iscritti nell’Elenco Nazionale:

Antetomaso Pietro, D’Ambrosio Francesco,  De Santis Igina, Ficaccio Marina, Manciocchi Catullo, Le Donne Francesco, Marrone Tiziana, Parisella Rocco, Pasciuto Damiano, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella, Spatolisano Isabella, Zaottini Vittorio.

 

 

GLI OLI IN GARA ERANO 347

VI Concorso “L’Oliva Itrana”

Premio Oliva da mensa “GAETA DOP”

1° Classificato: Oscar Soc. Coop. Agricola  Rocca Massima

2° Classificato:  Cioeta Olive da Tavola  Rocca Massima

Gran Menzione: Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino, Oleificio Simeone Formia, Terre del Brigante Itri, Az. Agr. Cosmo di Russo Gaeta.

 

Premio Oliva da mensa “ITRANA BIANCA”

1° Classificato: Impresa Agricola Leoni Enzo Sonnino

2° Classificato:  Az. Agr. Cosmo di Russo Gaeta

Gran Menzione: Terre del Brigante Itri, Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino, Genesio Mancini Srl Itri, Pelliccia Teresa Itri.

Componenti della Giuria:

Scatolini Giulio (coordinatore), Bono Alberto, Cerrito Andrea, De Santis Igina, Ficaccio Marina, Loria William, Mandarello Daniele, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella, Tomao Giuseppe.

Assistenti: Cipriani Alessandro e Pareschi Giorgia (Alternanza scuola-lavoro Istituto Agrario Latina).

 

 

Menzione Speciale “MIGLIORE CONFEZIONE ED ETICHETTA”

 

1° Classificato: Az. Agr. Albaterra di Cavaterra Lorenzo Sonnino

2° Classificato:  Az. Agr. Cosmo Di Russo  Gaeta

Gran Menzione: Soc. Agr. La Valle dell’Usignolo Sermoneta

 

Componenti della Giuria:

Giornalisti: Campagna Roberto (coordinatore), Briguglio Tiziana;

Ispettori ICQRF MIPAAF: Alimenti Michelangelo e Saragoza Michele;

Agronomo: Bono Alberto;

Grafici pubblicitari: Caputo Gianni e D’Achille Fabio;

Consulente giurista sicurezza alimentare: Stocola Michele.   

 

Riconoscimenti: PAESAGGI DELL’EXTRAVERGINE DEI LEPINI, AUSONI E AURUNCI

Tre commissioni, costituite da tecnici agronomi ed esperti del settore olivicolo, hanno individuato nove aziende, tre per ogni comprensorio, le quali, producendo olio di qualità secondo corrette tecniche agronomiche ed ambientali, mantengono l’efficienza delle sistemazioni idrauliche agrarie, dei terrazzamenti,

          LEPINI:

Marco Carpineti Bio Cori

Giuseppe Palombo (La Valle Dell’Usignolo Bio) Sermoneta

Costantini Michele Sezze

           AUSONI:

    Rossetti Sergio Sonnino

   Vicaro Valter Terracina

  Peppe Marianna Fondi

         AURUNCI:

    Lucci Genoveffa Santi Cosma E Damiano

 Fusco Minelio  Itri

                                       Pecorini Flora Formia

 

Componenti della giuria:

LEPINI: Battisti Mario Pio, Benecchi Ilaria, Perci Antonio, Pietrosanti Marisa, Simonetti Antonella.

AUSONI: Antetomaso Pietro, Bono Alberto, Fasolo Gerardo, Iacoacci Tommaso, La Rosa Gianfranco, Migliori Ernesto, Mirabella Fabio, Parisella Rocco, Pasciuto Damiano, Spatolisano Isabella.

AURUNCI: Buonamano Celestino, Cerrito Andrea, Forcina Pasquale, Mandarello Daniele, Minolfi Maria.

 

 

ORGANIZZATORI

 

Organizzato dal Capol (Centro assaggiatori produzioni olivicole Latina) con il contributo dell'Arsial, il concorso sono patrocinato  dalla Regione Lazio, Provincia di Latina, Camera di Commercio di Frosinone-Latina,  Consorzi di tutela olio delle Colline Pontine dop e oliva Gaeta dop, XIII Comunità Montana dei Lepini-Ausoni, Compagnia dei Lepini, Istituto alberghiero “A  Celletti” di Formia, Consorzio industriale del Lazio, Slow Ford di Latina, Slow Ford Comunità per il turismo sostenibile dei Monti Lepini e Lilt (Lega italiana della lotta contro i tumori)-sezione di Latina.

 

OBIETTIVI DEL CONCORSO “L'OLIO DELLE COLLINE”

 

Scopo del Concorso è promuovere e valorizzare l’olio extra vergine di oliva e diffondere la cultura dell’assaggio professionale.  Oltre a premiare i migliori oli della provincia di Latina, si propone di valorizzare tutti gli extravergini di oliva prodotti nel territorio dei monti Lepini, Ausoni e Aurunci; stimolare gli olivicoltori e frantoiani al miglioramento della qualità; contribuire alla diffusione e valorizzazione a livello provinciale della professionalità degli assaggiatori d'olio d’oliva;  favorire il consumo consapevole dell’olio extravergine di oliva ed evidenziare la funzione dell’olivicoltura nella tutela e nella conservazione dell’ambiente rurale delle colline pontine.  Per meglio selezionare gli oli in gara, sono state organizzate nei mesi scorsi preselezioni presso le aree interessate dallo stesso Concorso (Lepini, Ausoni, Aurunci).

 

IL CONCORSO “L'OLIVA ITRANA”

 

Due le categorie del Concorso: “Oliva di Gaeta Dop” e “Oliva itrana bianca”. È rivolto a olivicoltori, trasformatori e confezionatori, singoli o associati,  iscritti alla Camera di Commercio di Latina - Settore agricolo. Per  poter partecipare alla categoria “Oliva di Gaeta Dop”, il produttore deve essere iscritto all’Organismo di controllo nella categoria trasformatori/condizionatori.

 

 

IL CONVEGNO

 

Anche quest'anno si è tenuto il convegno sull'olivicoltura pontina. Ad aprire i lavori è stato, come al solito, Luigi Centauri. Quattro le relazioni del convegno: “ L’olio di oliva protagonista del mercato dopo la pandemia” di Carlo Hausmann, Direttore generale Agro Camera; “Olio e salute” di Eugenio Lendaro dell'Università “La Sapienza” di Roma-Polo Pontino e di Alessandro Rossi,  medico consulente del Capol; “Innovazione dì processo e qualità degli oli extravergini di oliva” di Maurizio Servili dell'Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali;  “Frangiture e frangenti: pericoli ed opportunità per l'olio di qualità dopo il Covid 19” di Giulio Scatolini,  Capo Panel “L’Olio delle Colline”.

                                                                               

 

La Comunità  di Sant' Egidio di Sezze,  insieme  a tutte le associazioni  della Parrocchia di Santa Maria, si unisce all' Appello di Papa Francesco, al dolore da lui espresso per la guerra in Ucraina  e alla richiesta di una risposta che allontani da tutti noi l' orrore di quel deserto di morte, distruzione e miseria. La guerra che sempre ed ovunque colpisce come una follia le persone più  fragili tra i civili: donne,  anziani  e bambini, destabilizzando la convivenza e violando il diritto internazionale. “Fermatevi per favore!”. Sono in sintesi le parole  rivolte ai leader, nei diversi appelli di Papa Francesco, per una risoluzione diplomatica del conflitto. Purtroppo anche nel nuovo secolo abbiamo  conosciuto tante guerre, basti ricordare la Siria, l' Afghanistan, tanti paesi dell' Africa. Forse ci sentivamo però  protetti dall' equilibrio occidentale, creato dopo la seconda guerra mondiale e credevamo di aver appreso la lezione della storia. Invece ci troviamo davanti ad un conflitto alle nostre porte, nel cuore dell’Europa, e questo ci sconvolge ancora di più. Recitiamo a memoria l’ art. 11 della Costituzione: “ L’ Italia ripudia la guerra…”

Ma in un mondo globalizzato nessuno si salva da solo, gli equilibri geopolitici ed economici, che guidano il potere delle nazioni, sono sospesi ad un filo di relazioni internazionali, come se il mondo fosse una scacchiera. Purtroppo la guerra non è un gioco d'azzardo in cui si perdono soltanto denaro e potere. VITE  che appartengono alla stessa FAMIGLIA UMANA  sono spezzate per il virus del male e avanza il deserto. Questo è il mondo che vogliamo? E nel deserto  cosa ci resta? La forza debole della preghiera diventa la nostra forza universale.

Condividiamo questo appello, come un impegno comune e un invito alla speranza. L' incontro di mercoledì 16 marzo alle ore 19  prevede un momento di preghiera e di riflessione in Cattedrale: “ Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace…Non come la dà  il mondo…”. Gv 14, 27-31. Poi davanti al belvedere di Santa Maria un gesto simbolico, insieme  ai ragazzi della Scuola della Pace. Si può aderire anche firmando  l'Appello per la Pace in Ucraina sul sito della Comunità  di Sant'Egidio. Sullo stesso sito si possono trovare tutte le iniziative  di solidarietà  e di accoglienza. Saremo grati a tutti per la condivisione.

 

Firma qui l'appello:

 

https://www.santegidio.org/pageID/30284/langID/it/itemID/46781/Andrea-Riccardi-Comunit%C3%A0-di-Sant-Egidio-Un-appello-per-il-cessate-il-fuoco-e-perch%C3%A8-Kiev-sia-proclamata-citt%C3%A0-aperta.html

 

 

 

 

 

Ci si accontenta... quando invece sarebbe urgente cercare l'innovazione e nuove aperture anche per la sanità setina. L'ex amministratore di Sezze Vittorio Accapezzato pensa alla casa della salute che potrebbe essere trasformata in casa delle comunità, con tutti i vantaggi che ne potrebbero derivare. "A Sezze ci accontentiamo che funzionerà la radiologia anziché cercare l'innovazione come trasformare la casa della salute in casa della comunità. La casa della comunità al suo interno -afferma Accapezzato - ha spazi per gli ambulatori dei medici di famiglia, ambulatori specialistici e servizi di diagnostica strumentale; i servizi infermieristici con le attività di assistenza domiciliare; i servizi sociali; spazi per attività di promozione e prevenzione; appositi luoghi di accoglienza e relazione, di partecipazione sociale, ambiti di sostegno alle fragilità, sedi del volontariato; Nella Casa della comunità i cittadini possono, attraverso un lavoro professionale coordinato tra sociale e sanitario - aggiunge - consultare un medico di base e un infermiere durante la giornata; consultare un professionista sanitario che accolga le richieste del cittadino e lo accompagni verso i servizi occupandosi di attivare percorsi sanitari adeguati;  approfondire gli aspetti sociali dei problemi sanitari attraverso il confronto con altre figure come l’assistente sociale; risolvere adeguatamente la maggior parte dei problemi di salute in un unico luogo; gestire le malattie croniche attraverso percorsi assistenziali condivisi e supervisionati". Il prof in pensione, insomma, non ha dubbi: "Le case della comunità saranno le nuove strutture sociali e sanitarie di prossimità che saranno finanziate su scala nazionale con i fondi del Pnrr". La Regione Lazio pare che abbia già predisposto l’elenco delle Case della Salute delle Comunità da attivare in provincia di Latina e per le quali occorreva presentare al Ministero della Salute la richiesta di finanziamento entro il 31 dicembre p.v, un termine forse prorogato. "Si è preferito puntare sulla realizzazione del compostaggio anziché sulla salute del cittadino? Una occasione perduta e forse recuperabile" chiosa Accapezzato.

Nella foto Vittorio Accapezzato

 

 

 

Si è  svolto nel pomeriggio dell'8 marzo presso una delle sale della Parrocchia di Santa Lucia in via Sedia del Papa l'evento promosso dal CIF di Sezze e coordinato da una delle socie Valentina Zeppieri. L'iniziativa proposta dall'associazione Nazionale dal titolo “Custodire l'Umano” è  stata declinata a Sezze con argomenti vicino al significato e all'importanza del ruolo della donna approfondendo un tema particolarmente sentito come quello del Conflitto in Ucraina. La riflessione di uno dei primi relatori,  Don Giovanni Grossi, parroco della struttura che ha ospitato l’evento, si è focalizzata sul significato del Custodire e del Coltivare. Entrambe i termini sono stati spunti di riflessione sulla necessità dell’impegno a salvaguardare quel patrimonio naturale che il signore ha donato all’uomo. La seconda relatrice l’Arch. Rita Palombi ha voluto riflettere sull’importanza di diffondere l’educazione alla cultura della pace come metodo pedagogico e come esercizio alla costruzione di ponti tra  varie culture dei popoli. L’educazione in rapporto alla figura femminile in ogni ambito del sociale per formare individui rispettosi del prossimo. L’intervento conclusivo e’ stato del Prof. Giancarlo Loffarelli il quale ha sottolineato l’importanza del significato delle parole e come la custodia dell’agire umano nelle relazioni che si praticano, possono trasformare i processi storici in maniera  irreversibile. Il ruolo di  collante a tutto il dibattito lo ha svolto la Presidente del CIF di Sezze, Alessandra Galant,i che ha espresso note di merito sull’importante iniziativa  del CIF nazionale e come il ruolo delle donne sia un elemento centrale per diffondere la cultura della cura e della pace. Presente anche una cittadina Ucraina che ha testimoniato il difficile momento che attraversa il suo paese. La Presidente ha annunciato anche la richiesta fatta all’Amministrazione Comunale per realizzare un Giardino della Memoria nei pressi della Parrocchia di Santa Lucia. Il Sindaco di Sezze, Dott. Lidano Lucidi, con la metafora dell’acqua come vita ha paragonato la forza genitrice della donna ed ha invitato l’Associazione a partecipare alla giornata di riconsegna del lago mole Muti al Comune di Sezze. Presente anche l’Assessora Dolores Fernandez.

 

 

 

Dall’inizio dell’anno i furti denunciati a Sezze sono meno di 20, un numero maggiore rispetto agli ultimi due anni (probabilmente condizionati anche in queste statistiche dalla Pandemia) ma in linea con gli anni precedenti. A moltiplicarsi a dismisura nell’ultimo periodo però sono state gli allarmi, molto dei quali si stanno rivelando infondati. La situazione però sta sfuggendo di mano. Ieri sera uno degli episodi più gravi denunciato. Un uomo è stato inseguito, speronato e picchiato per strada mentre si recava in un distributore per comprare sigarette. Il fattaccio è avvenuto in zona Colli. Gli aggressori sono stati identificati e denunciati. I Militari dell’Arma stanno facendo l’impossibile per arginare un fenomeno che sta generando paura tra i cittadini. Ma è necessaria la collaborazione da parte di tutti, evitando di generare caos e maggiore disordine.

 

Sinistra Italiana di Sezze interviene nel merito dei rifiuti urbani di Sezze. Per Michel Cadario, portavoce del movimento politico, bisogna coinvolgere la città e soprattutto occorre partire dalla base dei problemi. Al contrario, e lo studio di fattibilità dell'impianto di compostaggio ne è un esempio, si ragiona a valle e non a monte dei problemi.  "La gestione dei rifiuti a Sezze  - afferma sinistra Italiana di sezze - deve essere rimodulata dall’inizio. L’amministrazione ha il dovere di coinvolgere i cittadini in processi decisionali  che determinano cambiamenti fortemente impattanti per la vita quotidiana della città. Fino ad oggi le scelte della politica locale hanno operato troppo spesso in maniera unilaterale. Con risultati pessimi, senza riuscire a prendere provvedimenti che tengano conto delle reali esigenze dei cittadini. Questo processo va cambiato. Ciò può avvenire solo dopo aver coinvolto la città nei processi decisionali. Attraverso l’ascolto ed il confronto. Prima di progettare un centro di compostaggio è necessario portare alla luce la reale situazione del ciclo dei rifiuti a Sezze. Sezze ha bisogno di cambiamento e il primo vero segnale di evoluzione deve essere compiuto dall’amministrazione stessa, coinvolgendo attivamente coloro che quotidianamente vivono i disagi legati alla cattiva gestione dei rifiuti. I cittadini non possono continuare ad avere un ruolo marginale nei processi decisionali. Le scelte fatte nella questione rifiuti sono sempre state frutto di un'errata lettura del senso, del valore e della morale politica. Basti pensare che SPL è il frutto avvelenato delle scelte operate dalle precedenti maggioranze i cui consiglieri  comunali spesso hanno usato la partecipata come bacino di scambio di voti. Generando un sistema basato sul clientelismo più becero.  Promesse di lavoro, in cambio di un cospicuo bacino di voti. Così è stato anche per il servizio civile. La proposta dell’apertura di un centro di compostaggio - aggiunge Cadario -  non ha fatto altro che distogliere l’attenzione dal vero problema dei rifiuti, mai rimossi dalle campagne e dalle strade del centro storico. Prima di discutere sulla fattibilità o meno di grandi opere bisogna partire dalla base dei problemi, iniziando dall’educazione alla raccolta differenziata fino ad arrivare alla sensibilizzazione  dei cittadini sanzionando i comportamenti errati. Solo dopo aver raggiunto valori sostenibili di raccolta differenziata, oggi sotto il 40%, sarà possibile discutere, dati alla mano, della reale necessità di una nuova struttura di compostaggio valutandone l’effettiva necessita anche in considerazioni dell’impiantistica già presente sul territorio limitrofo".

 

 

Ancora furti a Sezze. Non si ferma l’escalation che ormai dura da diverse settimane in maniera sistematica. Questa notte colpite le zone di Collemeso, Casali e Quarto La Macchia. Anche in pianura sono stati denunciati casi di furti così come nella zona di Suso. Praticamente tutto il territorio di Sezze è attenzionato in quanto non era mai successo in passato che fosse denunciata una serie di furti così in successione e su tutto il Comune di Sezze. In aula consiliare nei giorni scorsi, il primo cittadino Lidano Lucidi, ha invitato i cittadini a segnalare alle forze dell’ordine movimenti sospetti, chiedendo alla comunità di evitare di scrivere sui social e su gruppi come “Sei di Sezze se” per evitare allarmismo e intralciare il lavoro dei Carabinieri.

 

 

 

L’assessore Lola Fernandez è stata designata quale rappresentante del Comune di Sezze del Consorzio Industriale del Lazio. La nomina è stata firmata dal sindaco Lidano Lucidi tramite decreto sindacale così come previsto dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 25 del 28/12/2021. Nel decreto si legge: “Lola Fernandez già componente della Giunta Comunale con deleghe Attività Produttive – Sviluppo Locale – Innovazione – Finanziamenti Pubblici - Politiche del Lavoro, è in possesso di specifiche competenze tecniche e amministrative per studi compiuti e per funzioni presso aziende pubbliche o private”. Il Consorzio è un organismo intermedio di gestione delle risorse regionali, comunitarie e del Recovery Fund, punta ad un'attenta ricerca di investitori nazionali ed esteri, con la promozione internazionale delle opportunità di investimento nell'economia del territorio e la valorizzazione delle realtà produttive anche di piccola e media impresa. In modo particolare punta alla riqualificazione delle aree industriali dismesse, la logistica e la valorizzazione dell'ambiente.

 

Dare a Cesare quel che è di Cesare. Soprattutto quando i frutti sono di un seme piantato in passato. L'opposizione consiliare di Sezze parla del caso Radiologia presso la Casa della Salute di Sezze. Caso esploso alla cronaca a seguito di un macchinario imballato e chiuso in una stanza da oltre un anno. I gruppi consiliari di opposizione auspicano che a breve il servizio venga ripristinato e ne riportano la cronistoria di quanto avvenuto.

"Giusto l'interessamento di tutte le forze politiche in campo quando il tema è l'offerta sanitaria. Però i fatti vanno ricostruiti per bene e la verità deve fare da padrone: il crollo di una parte del vecchio ospedale di Sezze, avvenuto nel 2015, fece rimanere l'offerta sanitaria setina priva del servizio di radiologia. Nel dicembre 2019 la capigruppo presieduta dall'allora Presidente del Consiglio Comunale  - continua la nota - diete l'input per un percorso di ripristino del servizio ( parteciparono alla capigruppo i vertici della Asl Direttore Sanitario e Direttore di dipartimento ) , input appoggiato da maggioranza e opposizione dell'epoca e percorso che sfociò nell'arrivo di un macchinario mobile di radiologia. La pandemia scoppiata nei mesi successivi ne bloccò la messa in funzione ma oggi sappiamo che, viste le diverse sollecitazioni arrivate da più parti, ufficiali e non, la ASL sta provvedendo agli ultimi interventi tecnici per la messa in funzione dell'apparecchio radiologico. Ringraziamo, quindi, la ASL che si sta, giustamente, adoperando per dare continuità al percorso iniziato a fine 2019 nella speranza che nessuno voglio mistificare i fatti e mettere una stelletta nella propria giacca. Confidiamo  - affermano i consiglieri Di Raimo, Uscimenti, Di Palma, Ferrazzoli, Quattrini e Briciu - che nei prossimi giorni il servizio venga ripristinato".

 

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