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redazione

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'Associazione Antiqua Setia.

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La 51esima edizione della Sagra del Carciofo si è rivelata un vero successo per l’Associazione Antiqua Setia. L’Associazione ha partecipato attivamente all’evento, organizzando uno stand gastronomico, in Piazza San Lorenzo, con un menù a base di piatti tipici della cultura culinaria setina, che ha visto il tutto esaurito, ed una mostra sul periodo medievale di Sezze. In particolar modo la mostra ha suscitato un particolare e vivissimo interesse, tanto da attrarre sia adulti che piccini. Degno di nota è stato anche l’interesse mostrato dall’Amministrazione Comunale, in particolar modo dal Sindaco Lidano Lucidi, che ha visitato la mostra complimentandosi con il Presidente dell’Associazione, Cav. Uff. Giuseppe Oppo, nonché organizzatore dell’esposizione, e con tutti gli altri collaboratori. L’Associazione ha quindi attirato l’attenzione del pubblico, mettendosi sempre più in mostra nel panorama associativo setino, e sarà sicuramente presente in altri eventi, sia comunali che territoriali, essendo la presenza della stessa richiesta da più parti. Pertanto il lavoro degli organi sociali è costante e alacre, inteso a pianificare eventi futuri, che di volta in volta verranno resi noti tramite la pagina Facebook dell’Associazione.

 

 

Approvato in Consiglio comunale il regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni. Il Regolamento sui beni comuni, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale del Comune di Sezze, parte dalla consapevolezza che "le persone sono portatrici non solo di bisogni, ma anche di capacità e che è possibile che queste capacità siano messe a disposizione della comunità per contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi di interesse generale". "Riconoscere, anche da un punto di vista formale, attraverso l’adozione di un apposito Regolamento, che i cittadini sono in grado di attivarsi autonomamente nell’interesse generale e stabilire che le istituzioni debbano sostenerne gli sforzi in tal senso - si legge nella nota della commissione Ambiente presieduta dal consigliere Calvano e dell'assessorato di settore -  significa introdurre una visione nuova dei rapporti tra amministrazione e amministrati. Significa, soprattutto, stabilire un rapporto nuovo, di reciproca fiducia per risolvere, insieme, non solo i propri problemi individuali, ma anche quelli che riguardano la collettività". "Il cosiddetto principio di sussidiarietà, contenuto nella nostra Costituzione (art.118) - continua la relazione - ha delle enormi potenzialità che troppo a lungo sono state trascurate o non adeguatamente percepite. Così come taluni ne hanno dato solo un’interpretazione riduttiva, in negativo, secondo la quale se i privati si attivano il pubblico deve ritrarsi. L’approccio culturale, invece deve muovere da una nuova certezza: la sfera pubblica e quella privata non devono considerarsi fra loro ineluttabilmente confliggenti, al contrario, il principio di sussidiarietà ci propone una piattaforma costituzionale su cui costruire un nuovo modello di società caratterizzato dalla presenza diffusa di cittadini attivi, cioè cittadini autonomi, solidali e responsabili, alleati dell’amministrazione nel prendersi cura dei beni comuni".

L’adozione del Regolamento sui Beni comuni da parte del Comune di Sezze presenta i seguenti vantaggi:

1) Il Comune si adegua a quanto previsto dalla legislazione regionale (L.R. n.10/2019) che favorisce e promuove l’adozione da parte dei Comuni di tale atto regolamentare. (molti enti comunali lo hanno già adottato e lo hanno trasmesso al competente assessorato regionale che conserva un elenco di quelli adottati nella Regione Lazio)

2) La Regione Lazio concede, previa pubblicazione di avviso, contributi per la realizzazione di interventi di amministrazione condivisa, in presenza di “patti di collaborazione” stipulati tra il Comune e i cittadini;

3) Il Regolamento ha la finalità di disciplinare le forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione comunale, in maniera chiara ed esaustiva, precisando le procedure per arrivare alla sottoscrizione dei patti di collaborazione, definendone gli scopi, i contenuti e i limiti.

"Questo importante risultato  - chiude la nota - è il frutto di un grande lavoro svolto tra l’ufficio di Servizio di gestione del patrimonio di Sezze coordinato dalla Dott.ssa Maria Coluzzi, un ringraziamento particolare all’impegno della Dott.ssa Carla Pasqualucci, la commissione Urbanistica e l’Assessore Vincenzo Cardarello". 

 

 

Sinistra Italiana di Sezze torna a parlare del Parco della rimembranza, ed invita ad andare ben oltre la questione del pic-nic che ha sollevato polemiche sul web in questi giorni. S.I. invita a porre l'attenzione sulla questione sicurezza che riguarda il parco. "Il Parco vive uno stato di abbandono ventennale, non solo negli arredi urbani, nelle strutture e nella pulizia - si legge nella nota del movimento politico - ma è un luogo lasciato alla mercé di attività legate alla malavita: questioni quindi molto urgenti e che vanno affrontate, oltre alla preoccupazione di non rendere "onore" ai caduti, essendo il parco luogo della memoria per eccellenza . Vogliamo interrogarci sul perché i Sezzesi abbiano smesso di frequentarlo negli anni a tal punto da lasciarlo in questo stato di grave degrado. Per noi  - aggiunge la nota del portavoce Michel Cadario - l'unica soluzione è renderlo attivo con iniziative e proposte che rendano il parco vivibile da tutti. Proponiamo inoltre un controllo notturno ed una chiusura del parco dopo le 23 attraverso cancelli e vigilanza attiva. Chiediamo anche il ripristino delle targhe ai caduti, in collaborazione con le scuole, rendendo così i giovani partecipi della nostra storia". 

 

 

Si chiude domenica prossima la pre-stagione teatrale organizzata dall’associazione culturale “La Macchia” di Sezze. “Punti di vista”, questo il titolo dell’iniziativa, ha portato davanti al palco del cineteatro “Evado” realizzato nella sede di via Melogrosso centinaia di spettatori, con i primi tre spettacoli andati in scena. E adesso si chiuderà in bellezza, con lo spettacolo “Lei. Lui. Loro”, diretto da Simone Finotti, con protagonisti Samantha Centra e Pierluigi Polisena. Lo spettacolo mette a nudo i problemi di una  coppia giovane e piena di sogni come mai nessuno aveva osato fare. Sul palco un uomo e una donna, soffocati da una maschera che devono tenere per non fare i conti con le scelte fatte e con un passato che più volte durante lo spettacolo torna a bussare nei cuori dei protagonisti. Un uomo e una donna catapultati in un presente insostenibile, che li porta ad un’inevitabile rottura, senza filtri, capaci di ferirsi in modo disumano. “Lei. Lui. Loro” è la storia d'amore di una coppia moderna dilaniata dal rimpianto per non aver ascoltato e capito, e dal rimorso per non aver parlato. Le problematiche dei due personaggi si avvicendano e si scontrano spesso. Il linguaggio utilizzato e i tempi teatrali sono tutti appartenenti ad uno stile che in Italia è ancora in via sperimentale. Una dark-comedy a tutti gli effetti. La storia si sviluppa in un unico ambiente. Lo spazio è parte integrante della storia, muta, si trasforma all’inizio quasi impercettibilmente. Poi cambia, proprio come cambia lo stato psicologico degli attori. Una storia sopra le righe con all'interno più colpi di scena e un effetto sorpresa che renderà ancor più sconvolgente la storia. Il sipario si alzerà alle 17:30 di domenica 8 maggio e per prenotarsi occorrerà, come sempre accade per le iniziative organizzate dall’associazione “La Macchia”, accedere all’app https://macchiaeventi.prenotime.it/.

 

I consiglieri comunali di opposizione di Sezze firmano un documento di denuncia contro la decisione della ASL di lasciare il Pat aperto solo 12 ore al giorno. A nulla sono servite le battaglie di questi mesi. Armando Uscimenti, Sergio Di Raimo, Serafino Di Palma, Orlando Quattrini, Alessandro Ferrazzoli e Dorin Briciu hanno sottoscritto un documento nel quale prendono le distanze anche dai consiglieri regionali "assenti" anche su questa vicenda.

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Niente da fare: una maggioranza chiusa in se stessa che non riesce a dialogare a nessun livello. A inizio febbraio 2022 presentammo una mozione, poi votata da tutto il consiglio all'unanimità, con la quale davamo mandato al Sindaco di porre in essere tutte le azioni necessarie affinchè il PAT (Punto di assistenza territoriale) potesse tornare a operare H24 anzichè H12. A distanza di oltre due mesi,nel silenzio assoluto di questo Sindaco e di questa maggioranza,veniamo a sapere dai quotidiani locali che il PAT rimarrà aperto H12. Se quanto riportato dai media fosse vero,e non abbiamo motivo di dubitare, vogliamo esprimere tutto il nostro dissenso nei confronti della Dirigenza Asl che ritiene di portare avanti tale decisione, in netto contrasto con quanto era stato dichiarato dai precedenti organi dirigenziali che intendevano riaprire H24 non appena fosse finita l'emergenza epidemiologica. Il nostro dissenso nei confronti degli organi politici regionali che permettono di mantenere questo stato di cose;
Il nostro dissenso nei confronti di questa maggioranza che per ben due mesi,e oltre, ha mantenuto un silenzio assordante,non ha riferito sul mandato conferito ed ha permesso che del dato tratto ne venissimo a conoscenza dai giornali, oltre al fatto che era stato preso l'impegno di fare un incontro con la dirigenza Asl,alla presenza anche di Sindaci di comuni limitrofi, e anche questo non si è concretizzato. Il PAT di Sezze,come anche gli altri presenti in provincia,deve necessariamente riaprire 24 ore su 24. I politici Regionali, di qualsiasi colore politico, si facciano carico di questa necessità e creino le condizioni per una risposta concreta e immediata.

 

 

 

"Era dicembre 2019 quando l'ultima messa veniva celebrata nella piccola Chiesetta di Casalbruciato. Dopo settant'anni di storia, migliaia di Battesimi, Comunioni, Cresime, Matrimoni, Funerali, Catechismo, Azione Cattolica, due Chiese costruite interamente con il sudore ed il denaro dei fedeli, si chiudevano le porte del luogo simbolo della cristianità per un intera comunità, donata in cambio di tutte quelle funzioni che avrebbero fatto diventare buoni cristiani i figli di questo fertile luogo strappato alla palude". A distanza di quasi tre anni, dopo tantissimi e vani tentativi di mediazione per riportare le funzioni e quel ruolo di centralità sociale e spirituale che questo luogo aveva, torna a parlare della chiusura della chiesetta il consigliere comunale di FDI Orlando Quattrini, unendo le forze per tentare la riapertura con il consigliere comunale Serafino Di Palma. Nei giorni scorsi i due consiglieri comunali sempre vicini alle istanze del territorio, sono stati ricevuti dal Vicario del Vescovo della diocesi di Latina. Si è trattato di un incontro necessario spiegano i due esponenti politici "per fare chiarezza sulle effettive volontà che riguardano il futuro di Casalbruciato e della sua comunità, un futuro oggi assente che ha allontanato ragazzi e famiglie, dirottandoli in altre Chiese, creando un disagio sociale che alimenta distacchi territoriali ed identitari". "Le motivazioni ricevute dal Vicario, che ringraziamo per averci ricevuto  riguardo alla chiusura ed alla cessazione di tutte le funzioni nella piccola Chiesa a S.Lidano intitolata - spiegano Quattrini e Di Palma - sono riconducibili alla mancanza di sacerdoti che la Chiesa tutta sta attraversando, tanto da sobbarcare di lavoro i pochi sacerdoti, i quali non riuscirebbero a garantire questa doppia funzione. Prendiamo atto di tali dichiarazioni, le rispettiamo, ma non le condividiamo, non potremmo mai condividere una decisione che ha generato e continua a generare non poche sofferenze, da quella che è invece la religione della gioia. In qualità di uomini, cittadini, cristiani ed anche amministratori di questa città continueremo a batterci per il nostro territorio, le centinaia di istanze raccolte, il malcontento generale per le decisioni prese a riguardo, unite alle quasi cinquecento firme raccolte, ci spingono ad andare avanti, a continuare la nostra battaglia, non escluderemo nessuna via percorribile, che sia in grado di far tornare a brillare gli occhi di un intera comunità,  comunità che non può accettare muri perché è essa stessa capace di costruire ponti, come dimostrato in settant'anni di storia".

 

I consiglieri Quattrini e Di Palma

 

 

Il sindaco del Comune di Sezze Lidano Lucidi, con apposita ordinanza, vieta per la sera della Processione, ai fini della tutela della sicurezza urbana e della incolumità pubblica, la vendita di bevande alcoliche e super alcoliche per asporto, dalle ore 19.00 alle ore 24.00, e la somministrazione e mescita di bevande alcoliche e super alcoliche dalle ore 19.00 alle ore 24.00. Il divieto è esteso a tutte le attività presenti nel centro abitato di Sezze Centro. Venerdì come da tradizione, si svolgerà la Sacra Rappresentazione del Venerdì Santo e il primo cittadino, in qualità di prima autorità locale di pubblica sicurezza, deve prevenire e contrastare le situazioni urbane di degrado o di isolamento che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi e i fenomeni di violenza legati anche all’abuso di alcool. Nell’ordinanza si vieta inoltre la cottura e somministrazione di alimenti all’esterno dei locali e sulla pubblica via. E’ richiesta massima collaborazione da parte dei titolari di attività commerciali. La violazione dell’ordinanza è punita con la sanzione amministrativa di un minimo edittale di € 50,00 ad un massimo di € 500,00.

 

 

Arriva dal presidente del consiglio comunale di Sezze, dott. Pietro Del Duca, un appello teso ad abbassare i toni che si sono creati tra le forze che compongono la maggioranza consiliare e quelle che siedono tra i banchi delle opposizioni. Queste ultime, dopo la decisione di modificare gli accessi al protocollo elettronico impedendo di svolgere da remoto queste operazioni, hanno infati deciso di disertare le commissioni consiliari, in aperto contrasto nei confronti di una scelta che ritengono sia contraria ai principi di trasparenza e che, sempre secondo i membri delle minoranze, impedirebbe loro di assolvere ai compiti di controllo dell’operato dell’amministrazione comunale. La scorsa settimana il presidente del consiglio comunale ha deciso di convocare una commissione Capigruppo proprio per ragionare insieme ai componenti delle opposizioni in un clima decisamente meno infuocato rispetto a quello che si respira da tempo in consiglio comunale. Sul tavolo il presidente della massima assise cittadina aveva deciso di portare proprio due punti cardine, quello utile a ragionare su una regolamentazione condivisa degli accessi al protocollo telematico e quello relativo ad alcune modifiche da applicare al Regolamento del consiglio comunale, per opportuni aggiornamenti. Ma, anche in questa occasione, gli esponenti delle opposizioni (ad eccezione di Dorin Briciu delegato a sostituire Alessandro Ferrazzoli per la lista di Sezze Futura) hanno deciso di disertare la seduta: “Pur rispettando le decisioni assunte dai consiglieri comunali, resto particolarmente deluso – ha spiegato Pietro Del Duca – dall’ atteggiamento che alcuni esponenti delle opposizioni in consiglio hanno deciso di perseguire. Da parte mia, come il mio ruolo impone, c’è chiaramente disponibilità a ragionare sui regolamenti e sulle loro eventuali modifiche. Ed è per questo motivo che mi aspettavo una partecipazione di tutti alla seduta. Chiedono, legittimamente, che vengano riconosciuti loro i diritti propri della loro carica  e poi, però, quando si tratta di sedersi a ragionare per trovare soluzioni preferiscono evitare il confronto. Mi sento rammaricato e spero che possano tornare sui loro passi, anche perché la disponibilità c’è e non è mai mancata, ma come amministrazione abbiamo l’obbligo di rispettare le norme vigenti e, in questo caso specifico, qualcosa nel vecchio modo di accedere al protocollo telematico doveva essere modificato. Resto ovviamente a disposizione – ha concluso il presidente del consiglio comunale – per tutti i confronti necessari a superare questo momento di imbarazzo e mi auguro di cuore che i rapporti tra le forze in consiglio comunale possano essere incentrati sul rispetto, solo nell’interesse della crescita della città”.

 

 

A detta di Roberto Campagna, scrittore e giornalista,  quelli di strada sono tutti quei cibi che si possono mangiare senza posate… a morsi e bocconi. Così s'intitola il suo ultimo libro (Nuove Edizioni Aldine di Bevagna). È un viaggio sui Lepini e in Agro Pontino alla scoperta di tali cibi. Il libro, illustrato con foto di Alessandro di Norma,  è frutto di una ricerca che lo stesso Campagna ha realizzato per conto della Cooperativa Utopia 2000 onlus nell'ambito del progetto  “Convivium Monti Lepini - Simposi, mense, tavole, produzioni, protagonisti e saperi. Storia, arte e culture  enogastronomiche nel territorio lepino” della Compagnia dei Lepini.  l cibi di strada hanno origini antichissime: si consumavano già all’epoca dei Greci e dei Romani. E fu proprio nell’antica Roma che si diffuse l’usanza di imbottire due fette di pane. E da allora il panino è diventato l’emblema di tale abitudine alimentare. Il nome di Panisperna, la via romana diventata famosa per il gruppo di giovani fisici italiani, che presso il Regio Istituto di Fisica dell’Università, assieme a Enrico Fermi, contribuirono alla scoperta dei neutroni lenti che permise di realizzare il primo reattore nucleare, pare che derivi da “panis et perna”, ossia pane e prosciutto, che i frati della Chiesa di San Lorenzo in Panisperna usavano offrire ai poveri il giorno della festa dello stesso santo. E proprio pane e prosciutto è uno dei cibi di strada segnalati in questo libro. Due i prosciutti descritti: quello di Bassiano e il cotto di Cori. I cibi di strada sono diffusi in ogni zona d’Italia e i Monti Lepini e l'Agro Pontino ne sono molto ricchi. “Il territorio lepino e della Provincia di Latina - ha scritto nella presentazione del libro Quirino Briganti, presidente della Compagnia dei Lepini -  oltre a possedere un ingente patrimonio  artistico e naturalistico, ha dei cibi che suscitano suggestioni, profumi e sapori, espressione di un retaggio culturale millenario”.  Questo territorio, oltre ai prodotti di montagna, come per l’appunto i prosciutti di Bassiano e Cori, i salumi di bufala, i formaggi, le castagne e le olive, conta anche prodotti ittici e ortaggi. Circa questi ultimi, i fiori di zucca fritti, i cocomeri a fette e i carciofi fritti dorati sono altre tre delle ventotto “tappe” di questo gustoso viaggio gastronomico. Viaggio che all’arte bianca, in particolare ai dolci, riserva uno spazio di tutto rispetto. A proposito di dolci, sono stati riportati soltanto i più significativi, con una storia dietro, quelli che identificano il luogo dove nascono. Sono state invece tralasciate le pizze, i gelati e certi fritti come i supplì, le crocchette, i filetti di baccalà e la mozzarella in carrozza, perché non rappresentano il territorio: si trovano dappertutto. “Il cibo - ha scritto Alessandro Di Norma nella nota fotografica  -  è storia, è rito, è tradizione, è insieme di gesti caratterizzati dalle abitudini che si perdono nei gangli della quotidianità più remote, ma trapelano, senza troppo fatica, anche in quella attuale, veloce ed effimera, legata alle contemporanee tecnologie di comunicazione. Fotografando il cibo si è dato vita a un racconto di sensazioni che ritornano, e restano, nella mente come radici secolari”. Secondo la Fao, quelli di strada sono cibi che vengono preparati e venduti in strada per l’appunto, nei mercati e nelle fiere da commercianti ambulanti. Ma si trovano ormai anche in alcuni locali come le paninoteche, le piadinerie o i pub, nei chioschi o, per esempio, nelle fraschette dei Castelli Romani.

 

 

 

Giovedì 7 aprile 2022 si è tenuta a Sezze presso il Tennis Club la prima assemblea pubblica di Identità Setina con i membri costituenti e diverse persone che seguono con interesse il nuovo partito politico di Sezze. Presenti anche i Consiglieri di Maggioranza e il Sindaco di Sezze Lidano Lucidi. L’assemblea è stata aperta dal Presidente Giovanni Antonucci che ha illustrato il processo che ha portato alla conversione da lista civica a partito politico di Identità Setina seguito dall’intervento del segretario politico Daniele Piccinella il quale ha delineato i valori del partito.

 

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