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redazione

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I consiglieri comunali di opposizione Di Raimo, Uscimenti e Di Palma intervengono sugli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Sezze, ultimo in ordine di tempo l'incendio divampato stanotte presso la palestra dell'istituto scolastico ISISS Pacifici De Magistris di Sezze. Ecco la nota inviata alla stampa che non porta stranamente la firma degli altri componenti di opposizione Ferrazzoli, Briciu e Quattrini.

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Gli avvenimenti delle ultime settimane come i furti nelle abitazioni, i furti e danneggiamenti nei plessi scolastici e ora anche l'incendio alla palestra della scuola superiore (intitolata a Daniele Nardi), incendio che, come scritto da alcuni quotidiani on line, sembra essere di tipo doloso, mettono in evidenza che quello che la cittadinanza si aspettava, anche in virtù delle promesse elettorali, è totalmente diverso da quanto questa nuova amministrazione sta producendo per il paese. Non è questione di tempo ma di priorità e impegno profuso. Al di la dei proclami, finora non si è visto nulla di positivo né nulla di nuovo. Ci si augura che vengano percorse tutte le strade possibili per arginare questi fenomeni di microcriminalità che nelle ultime settimane sono molto aumentati e non lasciano sperate nulla di buono, fenomeni che, chiaramente condanniamo fermamente. Se fosse accertato che l'incendio è di natura dolosa sarebbe un fatto gravissimo e sarebbe necessario chiedere una riunione del comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza per affrontare in modo diretto questa ondata di criminalità. Esprimiamo la nostra vicinanza agli studenti e al corpo insegnanti come anche alla famiglia Nardi .

 

"Sezze colpita al cuore. I ragazzi sono ammutoliti, in lutto". Queste la parole della dirigente scolastica dell'ISISS “Pacifici e De Magistris” di Sezze, prof.ssa Anna Giorgi, all'indomani dell'incendio notturno che ha praticamente mandato in fumo la Palestra "Nardi" del plesso scolastico di viale dei Cappuccini.  Sul posto i Vigili del Fuoco a lavoro per bonificare la zona interessata dalle fiamme. Bisognerà capire se l'incendio sia di origine dolosa o se sia stato sprigioanto da un cortocircuito. Al vaglio da parte dei Carabinieri le immagini del sistema di videosorveglianza. Un danno enrome per tutta la comunità setina.

 

 

 

 

L'amministrazione comunale nei giorni scorsi  ha incontrato i membri dell’associazione degli ex consiglieri di Sezze. Il sindaco Lidano Lucidi e parte della Giunta hanno accolto con piacere la richiesta della delegazione del sodalizio presieduto dall’ex consigliere comunale Luigi Ottaviani. l luogo scelto è stato la sala Ercole all’interno del museo archeologico di Largo Buozzi. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati diversi temi, suggeriti proprio dai membri dell’associazione, tra i quali la legge regionale 112/2016 (Dopo di Noi), ma anche la possibilità di costituire un Albo dei Talenti e l’eventuale istituzione del difensore civico. La riunione, presieduta dal presidente Luigi Ottaviani, è stata animata da uno spirito di collaborazione tra i componenti delle storiche amministrazioni e l'attuale amministrazione comunale. Oltre al sindaco presenti gli assessori Michela Capuccilli, Lola Fernandez e Pietro Bernabei. Soddisfazione al termine di questo primo incontro, cui sicuramente ne seguiranno altri, è stata espressa dal vicesindaco di Sezze, Michela Capuccilli. “Ho accolto fin da subito, con molto entusiasmo e curiosità, l’invito dell’associazione degli ex consiglieri comunali di Sezze, che ringrazio, certa che sarebbe stato motivo di scambio di informazioni e che la loro esperienza e passione potesse indubbiamente arricchirmi e dare importanti spunti alla nuova amministrazione della città. L’incontro – ha concluso il vicesindaco – è stato proficuo e auspico che si possa stabilire periodicamente un contatto tra noi e chi ha amministrato Sezze negli anni passati, riconoscendo ai componenti dell’associazione degli ex consiglieri comunali il valore e la memoria storica che va assolutamente tramandata alle nuove generazioni politiche, finalizzata a stabilire una collaborazione tra le parti”.

Un momento dell'incontro

 

 

 

Una pioggia di interrogazioni sono state presentate dal consigliere comunale di opposizione di Sezze Serafino Di Palma. Di Palma non la manda a dire ma come sempre ha scritto e protocollato diversi documenti per avere risposte nel merito. Una delle prime interrogazioni riguarda la fornitura di mascherine, Di Palma scrive: “ Il sottoscritto, già nel mese di aprile scorso, chiedeva al commissario prefettizio la relazione relativa alla distribuzione di 39 mila mascherine inviate dalla Regione Lazio al Comune di Sezze. Non avendo avuto alcuna risposta chiedo relazione dettagliata”. In un’altra interrogazione il Di Palma chiede delucidazione sulla vendita da parte della Cassa Depositi e Prestiti dell’ex campo di aviazione a Sezze Scalo. In merito alla gestione dei rifiuti urbani, invece, il consigliere comunale chiede: “Faccio presente che la SPL Sezze lascia sulle nostre strada per ore i sacchetti di plastica dei rifiuti provenienti dal sistema porta a porta: si chiede di prestare attenzione al decoro urbano”. Altra interrogazione è inerente la viabilità, Serafino Di Palma parla di “inagibilità” di molte arterie comunali. “Alcune strade comunali sono inagibili, presentano dei veri e propri crateri che obbligano gli automobilisti a fare gincane. Si chiede quali interventi questa amministrazione comunale intende adottare”. Infine, altro aspetto messo sotto la lente di ingrandimento da parte del consigliere Di Palma, è la toponomastica: in molte strade comunali ancora mancano numeri civici e questo provoca molti disagi e altrettanti disservizi. Di Palma chiede se in merito esiste un progetto.

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Sezze Lidano Lucidi scritta da un cittadino di Sezze che vuole restare anonimo, vittima ieri sera di minacce da parte di stranieri mentre viaggiava a bordo della linea Urbana Locale insieme ad altri cittadini.

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Sett/le

Signor sindaco di Sezze

 

Perdoni l’impertinenza di questa chiamata diretta. Urge che sia esplicitato quanto come cittadini, viviamo e patiamo. Il tempo scorre e scorre sulle note dolenti, sulle piaghe, del nostro territorio. Vi sono problemi che richiedono tempo e che tempo possono avere, ce ne sono altri che urgono e bruciano e che se si concede loro troppo tempo potrebbero portare frutti ancora più dolenti di quanto fin ora non abbiano già prodotto. La questione sicurezza nel nostro territorio non può più attendere. Il cittadino attento e civile è ormai oggetto di bullismo da quella grande massa di popolazione, straniera e non, che ritiene di vivere nel paese delle impunità, nella repubblica del nulla, delle assenze e delle non presenze, per inciso non sono la stessa cosa. L’assenza è ciò che non esiste e la non presenza è ciò che esiste ma non si personifica. Non c’è nota, né volontà di razzismo, ma triste dato di realtà. Il nostro è sempre stato un paese accogliente, è sempre stato come un paese di mare con un porto immaginario, sarà stata la palude, sarà stata la posizione che ci costringe a guardare l’orizzonte e l’alterità, non so ma è sempre stato accogliente. Ora quell’accoglienza senza norme, senza controlli, senza una vigilanza sul territorio, senza progetti di integrazione socioculturale ci sta distruggendo. La devianza giovanile è in eclatante aumento, la devianza tout court ci sta logorando. Dobbiamo aver timore di uscire con il buio, dobbiamo fare attenzione a chi possiamo incontrare nelle vie poco illuminate del nostro paese e delle condizioni di lucidità in cui si trova. Ora dobbiamo temere anche di prendere un bus, nello specifico una circolare, che fin dalla sua nascita è stato per antonomasia un servizio al cittadino sicuro e di garanzia, il mezzo attraverso cui i ragazzi di periferia hanno acquisito libertà ed autonomia, i pendolari hanno risolto la questione parcheggio e doppia o tripla auto in famiglia. La circolare è sempre stata quello strumento che ha goduto del consenso delle famiglie, perché gli autisti non sono solo autisti, ma padri, zii, nonni, cugini, amici, una garanzia familiare. Ora siamo tutti in difficoltà, noi cittadini che non desideriamo perdere quel servizio e la relazione che rappresenta, gli autisti perché non è più il richiamo ascoltato alla correttezza, alla buona educazione ed alla civiltà, ma una lotta arrogante e minacciosa.

Ieri sera ore 19.40 la circolare Sezze Scalo – Sezze alla partenza ha circa 11 passeggeri la maggior parte di questi nordafricani. Quando alla partenza si accendono le luci 4 passeggeri che conversavano ad alta voce nella loro lingua natia, erano con le mascherine abbassate. Un passeggero fa notare e chiede per cortesia di tenere su le mascherine in modo corretto. La risposta di uno di questi è immediatamente aggressiva e minacciosa, ripete che le mascherine le hanno e quindi cosa si pretende, ma la frase chiave è “che mi fai? Cosa vuoi? Che mi fai se non la tiro su la mascherina?”. Questa frase dà l’inciso della realtà che viviamo. Interviene un suo amico e in una lingua incomprensibile, ma dal non verbale inequivocabile, insulta e minaccia l’altro passeggero. Il tutto in pochi secondi, l’autista interviene ed intima a tutti l’uso corretto della mascherina. La circolare parte e dopo pochi minuti l’autista deve nuovamente richiamare al corretto uso della mascherina e minaccia di far scendere chi non si attiene alla norma ed iniziano a partire i primi improperi da parte di questi viaggiatori, ma a bassa voce. Un altro piccolo tratto di strada e l’autista si ferma perché di nuovo le mascherine sono state spostate, alcuni la sistemano, uno si rifiuta. L’autista chiede alla persona che si rifiuta di scendere o di indossare correttamente la mascherina, ne nasce un diverbio in cui in tre dicono all’autista di ripartire e non “rompere”, lui insiste sull’uso corretto della mascherina, quello che si rifiuta di farlo e non vuole scendere si alza ed aggredisce il conducente, lo spintona. L’atteggiamento è tutt’altro che rassicurante, non si comprende cosa dice, ma continua ad inveire ed a spintonare l’autista. L’autista chiama le forze dell’ordine, ma questi non arrivano prima che il gruppo si sia dileguato. Sembra ormai la normalità il rischio corso da passeggeri e autisti, tra contagi e aggressioni, così come da tutti i cittadini, le ultime settimane ne hanno dato un riscontro concreto. E’ inevitabile giocare a questa roulette russa? In attesa di cosa?  Ora Signor Sindaco il mio invito è che si possa vivere con un minimo di sicurezza, come sarebbe lecito, in un paese come Sezze, che si attivi un servizio di controllo su chi vive a Sezze e su come vive. Quello che si osserva dovrebbe attenzionare il nostro territorio come una realtà a rischio non solo per l’episodio in se, ma per l’impunità espressa e su come questa forma di condotta agita da fasce fragili della popolazione possa divenire fattore di curiosità per una criminalità di ben altra matrice. Per ora solo un pericolo, ma ogni pericolo se non messo in sicurezza può divenire una triste realtà. Sezze è ormai la terra di nessuno, le segnalazioni si susseguono da più parti e per diverse situazioni disfunzionali, ma ad oggi non abbiamo riscontri. Distinti saluti da uno dei tanti cittadini preoccupati e lesi nella libertà e sicurezza che un paese civile dovrebbe avere.

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Sinistra Italiana di Sezze.

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Noi di Sinistra Italiana, dato il possibile rientro di Art1 all'interno del partito democratico a detta di Massimo D'Alema guarito dal "Renzismo", dato il dialogo instauratosi a livello nazionale tra Sinistra Italiana ed Europa Verde chiediamo un incontro per discutere il futuro della sinistra locale, invitando al tavolo in forma ufficiale il gruppo giovanile MGS, il PCI, Europa Verde, Sezze Bene Comune. Ci auspichiamo che una vera sinistra democratica, progressista, ecosocialista, egualitarista, possa in qualche modo creare un'alternativa logica ad un sistema da anni tecnico-centrista. Il centrismo da anni ha dilaniato la nostra natura di sinistra, il tecnicismo invece è stato soltanto capace di favorire le classi già agiate, massacrando totalmente i ceti deboli. Sezze per anni è stato un paese dove il clientelismo ha deciso le elezioni comunali a discapito delle ideologie. I tecnici, avvocati, commercialisti, medici, si sono impadroniti degli scranni comunali portandoci nell'oblio più totale. È necessario per noi ricostruire un vero e proprio "discorso a sinistra" tra le varie forze politiche che si professano tali.

 

 

 

La giunta comunale di Sezze ha deliberato la riduzione, rispettivamente del 30% e del 20%, delle tariffe per i passi carrabili e per la vecchia Tosap (tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche), oggi chiamata Canone Unico Patrimoniale. In merito il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, spiega: “Con la delibera appena approvata abbiamo ridotto del 30% il costo dei passi carrabili e del 20% l’occupazione del suolo pubblico per le attività commerciali. Adesso occorre anche un aumento dei controlli per fare in modo che paghino tutti il dovuto così che con l’aumento del numero dei pagatori ci saranno altre risorse per ridurre le tasse ai cittadini e alle imprese.  Il tessuto produttivo di Sezze – ha proseguito Lucidi – deve essere aiutato anche perché l’aumento del prezzo dell’energia e la recrudescenza della pandemia stanno mettendo di nuovo a dura prova le finanze delle imprese e delle famiglie. Come amministrazione abbiamo attivato subito il punto Europa proprio per fare in modo che le imprese possano essere informate e aiutate a prendere finanziamenti. Il punto Europa sarà dedicato proprio alle imprese e alle associazioni e stiamo calendarizzando una serie di incontri per presentare bandi utili a far crescere l’economia locale”. E' intenzione dell’amministrazione comunale continuare sulla strada della tutela nei confronti degli esercizi commerciali, soprattutto i più piccoli, che pagano a caro prezzo la situazione economica diventata più opprimente in questo periodo di pandemia. “Cercheremo con tutti i mezzi a nostra disposizione di aiutare le nostre attività commerciali a resistere in questo delicato periodo, perché crediamo che una città possa considerarsi completa anche permettendo a tante famiglie di continuare ad ottenere incassi dalle proprie attività commerciali, tenute in piedi con mille sacrifici. Questa dell’abbassamento delle tasse è un’azione – ha concluso il sindaco – doverosa nei confronti delle tante famiglie che vivono con i proventi delle attività commerciali e che da ormai due anni soffrono una crisi senza precedenti, molto spesso correndo il rischio di dover abbassare le serrande”. Nella stessa delibera di giunta è arrivata la conferma del differimento del termine di pagamento per titolari e gestori di pubblici esercizi e per i titolari e gestori per il commercio su aree pubbliche, spostato dal 31 gennaio al 30 aprile prossimo, confermando anche la possibilità di dilazionare in tre rate.

 

Il denaro che la farmacia comunale incasserà dai cittadini che decidono di sottoporsi al tampone nella struttura di via Roccagorga sarà destinato all’acquisto di defibrillatori che poi verranno installati in diverse zone della città. Di concerto con la Servizi Pubblici Locali Sezze spa, il Comune di Sezze ha deciso di reinvestire sulla sanità quello che i cittadini spenderanno per sottoporsi agli esami. "La scelta è ricaduta sui defibrillatori - afferma il sindaco Lucidi -  un servizio di cui si sono dotate negli anni molte città e che a Sezze mancava. Ci tengo a ringraziare a nome dell’amministrazione comunale la dirigenza della società partecipata per la disponibilità, mentre torno ad invitare la cittadinanza a sottoporsi al tampone, a prestare attenzione e a vaccinarsi. Dopo l’acquisto e l’installazione dei defibrillatori contiamo di realizzare corsi specifici per il loro utilizzo. Il defibrillatore è uno strumento che molto spesso salva la vita e ci è sembrato doveroso metterlo a disposizione della cittadinanza".

Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Sinistra Italiana Circolo di Sezze.

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È oramai noto al giorno d'oggi come la questione ambientale abbia investito i partiti. Gli ecologisti si propongono di cambiare le cose dall'interno e non più dall'esterno del sistema. In Italia questa tematica è anni luce indietro rispetto al resto d'Europa, in Francia la prima candidatura ecologista risale al 1974. L'agronomo René Dumont aveva illustrato sulle colonne de Le Monde diplomatique l'alternativa che l'ecologia avrebbe dovuto delineare. Non tralasciando però alcune perplessità. Dichiara Dumont:"ci sembra davvero improbabile che si possa verificare una magnifica fioritura "di uomini nuovi" in un regime capitalistico. Il cristianesimo ci prova da 2000 anni ed ha fallito, perché consiglia tutt'ora la gentilezza ai ricchi egoisti, invece di predicare la rivolta dei poveri, una crociata contro le casseforti". È passato più di mezzo secolo da queste affermazioni ed ora l'ecologia è ovunque, ma quale tipo di ecologia? Preservare l'ambiente oggi è molto più di un obbligo: è un imperativo, un motore di competitività. L'emergenza climatica è al centro delle nostre politiche. Lo è a ragion veduta se le scelte attuate dalla politica fino ad oggi hanno messo alla luce un'insostenibilità del sistema capitalista, abbiamo la necessità di uscirne fuori. L'ecologia però ha un costo e quale? Per salvare l'ambiente tutti dovremmo cambiare la nostra vecchia auto Diesel, coibentare la casa, differenziare i rifiuti, ridurre le emissioni dei gas serra. Siccome tutto ciò ha dei costi l'individuo è spinto a vestire l'abito farlocco dell'ecocittadino quando è indiscutibile che il ricco inquini con le sue scelte capitaliste più di un povero: cellulari ultima generazione, viaggi di svago in aereo (altamente inquinanti), grandi case, e qui troviamo un'ineguale distribuzione dell'inquinamento. Nell'atto pratico delle campagne mediatiche però non vi è una reale volontà di cambiamento perché si insiste sui valori della virtù individuali e non sul cambiamento collettivo, del sistema, delle strutture economiche e produttive. Ed il paradosso è che il successo elettorale delle politiche verdi attuali è legato alla rinuncia stessa di voler cambiare radicalmente il sistema. E così spesso il discorso pubblico e tanti belli appelli richiamano i cittadini al rispetto dell'ambiente non considerando che la situazione ambientale è legata alle scelte politiche che vengono fatte. Il successo elettorale di alcuni partiti verdi è dunque ingannevole, per cambiare l'ambiente è necessario cambiare la società, la stratificazione, l'economia capitalista, ridurre i consumi in eccesso, eliminare la sovrapproduzione. E invece il modello che si propone è quello di un ecocittadino che si lava la coscienza non sacrificando nulla delle proprie abitudini, dei propri vizi. La scelta che la società e la politica dovrebbero operare è rappresentare uno stile di vita alla "moda" o attuare una ecologia popolare? Per uscire dalla situazione dovremmo ripianificare il sistema, reinventare il lavoro, pianificare l'economia, vincere il potere predatorio delle multinazionali, combattere il nucleare, ma questo viene reso impossibile dall'attuale adesione al modello economico capitalista. La nostra politica è chiara, ambiente e società saranno al centro del discorso.

 

Nei giorni scorsi si è costituito formalmente a Sezze il comitato locale di Europa Verde, il movimento politico nazionale che è parte integrante del Movimento Europeo dei Verdi (Partito Verde Europeo-European Green Party).

Durante l’incontro, tenutosi presso il Centro Sociale Calabresi, alla presenza di esponenti di altre forze politiche, sono stati presentati i due portavoce locali nelle persone di Rhea Lennèe e di Andrea Santucci.

I due portavoce, oltre a motivare politicamente l’adesione ai valori di Europa Verde, hanno delineato i campi di intervento dove verrà sviluppata l’azione politica aperta al confronto con le altre realtà del campo progressista sia partitico che associativo.

Dodici, in particolare sono i punti che vedranno EV impegnata sulle questioni setine:

  • gestione dei rifiuti, ruolo della SPL, istituzione di una nuova isola ecologica a Sezze Scalo;
  • Intervento per porre fine al fenomeno delle discariche abusive e richiesta di chiusura immediata dell’accesso alla vecchia SR 156 nella direzione che dalle Sardellane prosegue verso lo Scalo, conseguente bonifica e monitoraggio attraverso le fototrappole;
  • Cura del decoro urbanoanche attraverso l’istituzione dei patti di collaborazione tra Amministrazione Comunale e associazioni e comitati di quartiere per la gestione di aree verdi e siti di interesse;
  • Messa in sicurezza delle principali vie di accesso al paese (Via Ninfina e Via Sorana);
  • Promozione ed utilizzo delle fonti rinnovabili su edifici pubblici e sviluppo delle Comunità Energetiche;
  • Sicurezza sociale intesa come prevenzione del degrado con attività aggregative sportive e socio-culturali;
  • Ruolo di Acqualatina e gestione pubblica dell’acqua;
  • Monitoraggio dello stato di salute delle acque dei fiumi, dei canali, delle sorgenti ed attuazione del Contratto del fiume Ufente. Verifica della situazione del depuratore;
  • Istituzione del Parco lineare (GEO PARCO) nel tratto compreso tra la Cava Petrianni (orme di dinosauro) e l’Arnalo dei Bufali (Uomo a PHI);
  • Indagine e prevenzione sulle emergenze idrogeologiche;
  • Stato attuale della Protezione Civile e del Piano in riferimento ai grandi eventi (terremoti, frane, incendi, …);
  • Installazione di punti di emergenza con i defibrillatori.

A curare l’informazione e la presenza sui social è Maria Vittoria Di Toppa.

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