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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

 

 

Il consigliere regionale del Pd, Salvatore La Penna, interviene sulla delicata questione delle Usca, sulle vaccinazioni e sul ruolo che possono ricoprire le strutture sanitarie presenti sul nostro territorio. L’esponente Dem in una nota afferma: “La campagna di vaccinazione oggi rappresenta l’elemento fondamentale per porre le basi del progressivo superamento della emergenza sanitaria. In tal senso, a partire dalla fascia prioritaria degli over 80, appare opportuno e necessario che le strutture territoriali e distrettuali come le Case della Salute, in sinergia con i medici di medicina generale, siano fra i protagonisti di questa fase straordinaria, e nelle prossime settimane lo saranno, come appena confermato dall’Assessore D’Amato in Consiglio Regionale con particolare riferimento a Sezze, Priverno e Cori”. Per La Penna gli ex ospedali e le Case della Salute devono “sempre più acquisire un ruolo importante anche nella battaglia contro il Covid, in maniera complementare rispetto all’ospedalizzazione.  Stiamo lavorando – sottolinea La Penna - affinché possano rafforzare il loro ruolo di centri operativi e di coordinamento per le attività di vaccinazione anticovid, di tracciamento e presa in carico domiciliare dei pazienti Covid, con un importante rafforzamento delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale e in collaborazione con le Unità di Cure Primarie e i Medici di Medicina Generale. Va chiarito a tal riguardo che il lavoro necessario di rafforzamento della presenza delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale nella presa in carico domiciliare del paziente Covid non parte da zero".

 

20 MEDICI DELLA ASL

"In questo momento le USCA sono costituite da 20 Medici distribuiti nel territorio della ASL di Latina in relazione al numero dei cittadini afferenti al singolo distretto, e da squadre di infermieri chiamati secondo le necessità assistenziali”. Nel distretto 3 dei Monti Lepini, anche a seguito di una impennata dei contagi nelle ultime settimane, spiega il consigliere “si è aperto un significativo dibattito politico sul tema e vi è anche stato un documento approvato dal Consiglio Comunale di Sezze per sollecitare l’istituzione di una Usca territoriale”.

 

LE ATTIVITA' GIA' AVVIATE SUL NOSTRO TERRITORIO

 

Il consigliere La Penna ne ricorda qualcuna: “Sono state effettuate valutazioni cliniche e attivazione di telemonitoraggio su diverse comunità alloggio per anziani del territorio (Prossedi, Sezze, Sonnino); tutti i nuovi pazienti positivi over 65 (pari a 52 pazienti) dal 9 gennaio sono stati sottoposti a valutazioni cliniche da parte della centrale di telemonitoraggio con il supporto dei Medici di Medicina Generale per definire, in base alle condizioni e ai livelli di rischio, quali pazienti sottoporre a visite USCA a domicilio e relativo telemonitoraggio: va ricordata, sempre per il distretto dei Monti Lepini, l’importante e preziosa attività di screening scolastico con esecuzione di tamponi antigenici presso le scuole medie inferiori di Sezze e le attività già programmate e previste nei prossimi giorni di screening sulle scuole superiori di Sezze e Priverno e sulle scuole medie inferiori degli altri comuni del distretto. Certamente ancora non basta e c’è da rafforzare la capillarità e la riconoscibilità territoriale della capacità di intervento domiciliare da parte delle Usca, che debbono essere maggiormente legate al territorio. Su questo punto stiamo chiedendo e continueremo a chiedere uno sforzo più grande”.

 

 

La Corte dei Conti con deliberazione n. 142/ 2020 ha riscontrato diverse criticità per gli esercizi finanziari dal 2015 al 2018 del Comune di Sezze e pertanto chiede all’Ente dei necessari chiarimenti. Il gruppo di minoranza Biancoleone interviene nel merito. “Finalmente dopo 4 anni di dura opposizione tutte le criticità segnalate dal gruppo di minoranza Biancoleone ai bilanci del Comune di Sezze, sono state certificate dalla Corte dei Conti Sezione Controllo Regione Lazio in data 22 dicembre 2020 con la delibera n. 142/2020/PRSE. Nonostante che la stessa Corte dei Conti obbligasse il Comune di Sezze a pubblicare la deliberazione n. 142 sul sito istituzionale dell’amministrazione ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ad oggi sul nostro sito non è stata ancora pubblicata. Cosa ancor più grave che tutta questa documentazione è stata segretata senza alcuna interlocuzione con il Consiglio Comunale”. Insomma tutti i nodi vengono al pettine, la Corte dei Conti ha accertato le criticità motivandole nella delibera e chiede al Comune di Sezze di fornire i dati e i chiarimenti richiesti sull’anticipazione di tesoreria entro il 30 aprile 2021, procedendo, sin dalla gestione in corso, a “una costante ed attenta verifica dell’equilibrio nella gestione di cassa, monitorando le cause del fenomeno contabile riscontrato, al fine di ricondurre il ricorso all’anticipazione di tesoreria ad un ambito fisiologico e non più patologico; di fornire i dati e le informazioni richiesti in merito all’anticipazione di liquidità”. La Corte dei Conti vuole vederci chiaro, chiedendo all’Ente comunale “l’adozione di ogni misura utile a tutelare gli equilibri di bilancio” improntando la propria gestione “ad un comportamento prudente ed effettuando una effettiva ricognizione del contenzioso nel rispetto dei principi contabili”. Serafino Di Palma e Paride Martella chiedono subito una attenta riflessione in aula consiliare e chiosando affermando: “A quanto pare i circa 20 mila Euro spesi con i soldi dei contribuenti di Sezze per il superconsulente non sono serviti a niente che tra l’altro ha eseguito un lavoro che avrebbero dovuto fare gli uffici”.

 

Di Palma e Martella

 

 

Sempre la stessa storia, il solito refrain che si ripete da 6 anni. Il Comune di Sezze con delibera n. 5 del 12 gennaio scorso ha richiesto nuovamente alla tesoreria comunale Unicredit un’anticipazione di oltre 6,7 milioni per l’esercizio finanziario 2021.  Quella del 2020 ammontava a 6.546.607 di euro. “Il ricorso alle anticipazione di cassa - affermano in un comunicato stampa Paride Martella e Serafino Di Palma – rappresenta un indice sintomatico di incapacità da parte dell’ente di far fronte ai pagamenti con le entrare ordinarie.  La reiterazione dell’anticipazione è senza dubbio un elemento negativo della gestione finanziaria del Comune di Sezze che diviene ancora più preoccupante per il mancato rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale”. Insomma il sindaco Sergio Di Raimo, che ha tenuto per sé la delega al bilancio e che la detiene da anni, taglia sempre corto e chiede anticipo di cassa sul quale ovviamente il Comune di Sezze e quindi i cittadini pagheranno gli interessi. Il gruppo consilaire Biancoleone ricorda al primo cittadino che “l’anticipazione di tesoreria deve essere una forma di finanziamento a breve termine alla quale si deve ricorrere eccezionalmente per far fronte a momentanei problemi di liquidità e non deve rappresentare uno strumento di gestione ordinaria della carenza di liquidità”. Per Di Palma e Martella vanno riorganizzate le poste di bilancio e ridotte le spese, e vanno ridotti i costi di molti servizi senza far diminuire le prestazioni.

 

 

Il consiglio di stato ha respinto il ricorso presentato da Don Massimiliano Di Pastina sui lavori al Belvedere di Santa Maria. Come annunciato ieri su le colonne de La Notizia Condivisa ieri si era riunita la camera di consiglio esprimendosi nel merito del ricorso e oggi la sentenza è stata depositata e resa pubblica.  Il Don chiedeva “la riforma dell’ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio”. Nella sentenza si legge: “Ritenuto, ad un primo esame tipico della presente fase, che l’appello non è assistito dal fumus boni iuris; nel presente giudizio si discute della realizzazione ‒ da parte dell’appellante ‒ di un monumento e sovrastante scultura raffigurante San Lidano d’Antena posizionato nella Piazza Duomo; allo stato non risulta sussistere un titolo che legittimi il predetto intervento edilizio su suolo pubblico, cosicché l’impugnato ordine di procedere alla demolizione delle opere realizzate sull’area demaniale non appare affetto dai vizi sollevati; va rimesso alla fase di merito l’esame della domanda risarcitoria per asserita violazione dell’affidamento; sussistono giusti motivi per compensare le spese della presente fase”. Con queste motivazioni dunque è stato respinto l’appello cautelare contro il sindaco del comune di Sezze Sergio Di Raimo. Il Comune di Sezze adesso senza se e senza ma dovrebbe eseguire l’ordinanza di demolizione dei lavori iniziati e sospesi da oltre 600 giorni e mettere la parola fine a questa vergognosa vicenda.

 

 

Purtroppo è stato ritrovato poco fa senza vita il corpo di Giampiero Peloso, scomparso ieri pomeriggio a Sezze Scalo, nei pressi del Lago Mole Muti dopo un piccolo incidente con la propria auto. L’uomo, 54 enne di Sezze, è stato ritrovato da un gruppo di volontari con l’ausilio di un drone. Molto probabilmente Peloso è caduto dalla scarpata mentre cercava di salire sopra una collina. Pare che l’uomo sia stato trovato sopra una siepe dopo una rovinosa caduta. Sul posto Carabinieri, il comandante della Polizia Locale Lidano Caldarozzi e Protezione Civile. Tutta la città dopo la notizia della scomparsa si era mobilitata sui social e in ogni modo, raccogliendo l’appello dei familiari. 

Venerdì, 15 Gennaio 2021 06:37

Scomparso da ieri, l'appello dei familiari

 

Un uomo di Sezze, Giampiero Peloso, ha fatto perdere le sue tracce da ieri pomeriggio. Intorno alle ore 14 l’uomo pare abbia avuto un piccolo incidente con la sua auto nelle vicinanze del Lago Mole Muti a Ceriara di Sezze. Da quel momento non si hanno più notizie.  L’uomo al momento della scomparsa indossava una giacca blu. Il suo cellulare è rimasto in macchina. I suoi familiari su facebook hanno lanciato un appello: chiunque lo avesse visto contatti i numeri 3489866933 – 3343441155 oppure chiami i Carabinieri o Polizia Locale. 

 

 

Si è tenuta oggi l’udienza in camera di consiglio per la causa che ha per oggetto i lavori al Belvedere di Santa Maria di Sezze. Le parti hanno esposto le loro tesi e nei prossimi giorni il collegio depositerà la sentenza. C’è attesa di sapere cosa è stato deciso dopo Il ricorso in appello al Consiglio di Stato da parte di Don Massimiliano di Pastina al fine di ottenere la riforma della sentenza emessa dal Tar. C’è attesa perché se anche il consiglio di  stato darà ragione al Comune di Sezze è piuttosto assurdo che il committente possa andare ancora avanti mentre è plausibile che l’ordinanza di demolizione del manufatto venga eseguita immediatamente. Sono circa 600 giorni che il Belvedere di Santa Maria è occupato dal cantiere della vergogna, un cantiere ridotto a discarica in pieno centro storico e davanti la Cattedrale di Sezze. La vicenda ha diviso inizialmente la città, poi la politica mentre oggi tutti vogliono che si metta fine a questa vicenda che resterà comunque una delle pagine più brutte della storia setina.

 

 

Non c’è più tempo da perdere. Tutti i consiglieri comunali di Sezze, compreso il sindaco, su proposta del consigliere Serafino Di Palma, in prima fila sulla vicenda Usca, hanno inviato una lettera alla direzione generale della Asl e ai consiglieri regionali La Penna, Forte, Simeone, Pernarella e Tripodi. Nella missiva si sollecita l’istituzione delle Unità speciali di Continuità Assistenziale dei Monti Lepini senza se e senza ma. “In data 9 marzo 2020, per far fronte alla emergenza epidemiologica da Covid 19, è stato emanato il D.L. 14/2020 che all’art. 8 prevede l’obbligo per le regioni di istituire entro 10 giorni le Unità speciali per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Coronavirus (c.d. USCA). Il predetto DL (ora legge 27/2020) – si legge nella lettera -  non conferiva alle Regioni la facoltà di “valutare” l’opportunità di creare le USCA ma “ordinava” loro di crearle. L’utilizzo della forma indicativa “istituiscono” costituisce chiaro indizio sintomatico circa la sussistenza di un vero e proprio obbligo in tal senso. Il successivo 17 marzo 2020, la Regione Lazio ha emanato l’ordinanza Z00009 che ha istituito la figura del Referente Covid ed ha attribuito alla Direzione Salute il compito di “valutare” l’eventuale attivazione delle Unità Speciali di continuità Assistenziale per l’assistenza a domicilio nei pazienti COVID positivi. Il Ministero della Salute con la circolare prot. N. 7865 del 25 marzo 2020 nella regolamentazione delle “aree territoriali” ha chiarito che “Le Unità speciali di continuità assistenziale USCA, istituite ai sensi dell’art. 8, D.L. 9 marzo 2020 n. 14, svolgono un ruolo essenziale nella gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID19 che non necessitano di ricovero ospedaliero”. Il Governo ha predisposto la norma di cui prima, in base alla quale tutte le regioni erano e sono obbligate ad istituire le USCA”. Nella lettera inviata ai consiglieri regionali si ricorda inoltre che con nota del Comune di Sezze a firma del Sindaco Sergio Di Raimo è stata trasmessa la deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 del 09/11/2020 con oggetto: “Richiesta  l’istanza alla Regione Lazio ed alla ASL di Latina di istituzione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) finalizzata alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid- 19 che non necessitano di ricovero ospedaliero – Comprensorio del Monti Lepini” e che con nota del Direttore Generale Dr. Giorgio Casati “priva di data e protocollo, acquisita al protocollo del Comune di Sezze in data 07/12/2020 con il numero 0027027, comunicava al Sindaco di Sezze che: “presumibilmente, l’operatività delle USCA è prevista entro la fine della prossima settimana”. Per i consiglieri comunali di Sezze la ASL di Latina ad oggi, incomprensibilmente, non ha ancora istituito le USCA, non ha concluso il procedimento e non ha esposto le ragioni del ritardo. “ In questi ultimi giorni – chiude la lettera - stanno salendo ulteriormente i contagiati da Covid-19 nel comprensorio dei Monti Lepini. Tutto ciò premesso e considerato, per far fronte alla emergenza epidemiologica da Covid 19, con la presente sollecitano ulteriormente la Regione Lazio e la ASL di Latina ad adempiere all’atto di competenza del proprio ufficio per la istituzione delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) del comprensorio Monti Lepini”.

 

 

Con sei mesi di ritardo l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio di esercizio 2019 della SPL, municipalizzata comunale di Sezze. Il Sindaco Di Raimo approva il bilancio senza proporre alcun correttivo al bilancio 2019, fotocopia dei bilanci degli anni precedenti, a differenza del Sindaco di Roccagorga il quale ha effettuato una operazione di verità sul bilancio della propria municipalizzata. Paride Martella e Serafino Di Palma del gruppo consiliare Biancoleone non fanno giri di parole per denunciare i conti della società multiservizi del Comune di Sezze. Il Bilancio preoccupa. “La costante sofferenza finanziarla della SPL dimostra che i conti non sono in equilibrio e potrebbero peggiorare in futuro. Il cane che si morde la coda, non ci sono risorse quindi non può essere attuato il progetto della società di ingegneria di Roma (commissionato dalla stessa SPL) che prevede la riduzione del 50% del costo della raccolta rifiuti solidi urbani. Pertanto cittadini di Sezze pagano la raccolta dei rifiuti il doppio di quello che dovrebbero pagare. Su questo va giudicata l’amministrazione Di Raimo  - afferma Martella e Di Palma - e non sulle chiacchiere da politici ormai usurati. Lor Signori si ritengono di sinistra mantenendo all’interno della SPL il lavoro precario, tanto che il costo per il ricorso alle Agenzie interinali rappresenta il 30% della spesa del personale”. Altro capitolo riguarda le consulenze esterne che dalla nascita della SPL sono sempre le stesse senza un minimo di rotazione. Il Biancoleone le definisce “caste intoccabili”.  “Cosa dicono questi consulenti esterni sui crediti TARSU per circa 2.600.000 euro che vengono mantenuti in bilancio anche se l’attività di riscossione è solo del 2,24%. Il gruppo Biancoleone ritiene che il fondo svalutazione crediti TARSU di 520.000 euro è inadeguato perché dovrebbe essere di circa 2.500.000 euro (pari ai crediti TARSU), e ridotto annualmente a seguito alle effettive riscossioni di questi credili. Noi siamo della corrente di pensiero di non nascondere sotto il tappeto la verità, di esporre alla luce del sole i bilanci senza distorcere la realtà. Questo bilancio d’esercizio 2019 della SPL è irregolare, perché non è stato redatto con chiarezza e non rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”.

 

 

Disservizi telefonici e di rete per mezza Sezze da quasi una settimana, un vero black out. Intere famiglie senza linea telefonica, con telefoni fissi irraggiungibili e connessioni internet non disponibili. Da venerdì scorso in molte zone di Sezze, sia periferiche che del centro storico, molti cittadini utenti sono tagliati fuori dalle comunicazioni a causa di un guasto causato dal maltempo dei giorni scorsi. Tra questi ci sono studenti universitari che avrebbero dovuto frequentare corsi on line, lavoratori smart working e soprattutto persone anziane che hanno in casa ancora il telefono fisso come unico contatto con i familiari. Gli operatori hanno ricevuto segnalazioni con tempestività ma la situazione, a distanza di giorni, non cambia e in molti sono ancora senza rete e in attesa del ripristino del servizio. Uno dei problemi principali del disservizio è dovuto probabilmente alla palificazione degli impianti obsoleti presenti nel territorio setino. Sono ancora troppe le linee aeree attive soggette, ovviamente, ai danni provocati dal maltempo. Molte zone del territorio setino ancora non hanno la fibra con cavo a terra, e i quartieri raggiunti dalla stessa ne risentono dell’intasamento delle linee non congrue al carico delle utenze. Insomma causa covid molti cittadini sono costretti a restare chiusi in casa ed isolati dal mondo e per lavoro e per contatti e per svago. Quanto bisogna attendere per il ripristino del servizio? Se lo chiedono in molti a Sezze.

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