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Alessandro Mattei

Alessandro Mattei

Un’altra opera incompiuta, che rischia di deteriorarsi prima che venga completata. Una vera cattedrale nel deserto, soldi pubblici spesi senza logica. Il pallone tensostatico di via Melogrosso a Sezze, realizzato con un finanziamento regionale di oltre 270 mila euro, è oggi purtroppo un’altra struttura sportiva incompleta e abbandonata, sepolta dalle erbacce e a rischio atti vandalici. Completata nella sua struttura in legno e nel tendone, resta ancora senza servizi igienici, allacci e forniture. Un’opera voluta in quell'area dalla passata amministrazione comunale di Sezze, in primis dall’allora presidente del consiglio comunale Sergio Di Raimo, dall’ex assessore ai lavori pubblici Nino Zeppieri e dai consiglieri comunali Giovanni Bernasconi e Paolo Rizzo. Inizialmente il finanziamento era destinato per il recupero della palestra all’aperto di via dei Cappuccini, nel parco della Macchia, poi però la Giunta Campoli riuscì a cambiare la destinazione dei fondi a favore del tensostatico di via Melogrosso. A due anni dal completamento però resta lì in attesa di altri fondi per essere definitivamente completata. Occorrono oltre 70 mila euro ma nessuna sa dove recepire le somme. Le soluzioni in ballo sono due: o mettere a bando il completamento e quindi anche la gestione come è avvenuto poi per il tennis club, o la Giunta comunale deve essere capace di intercettare fondi per completare l’opera. Ad oggi restano solo parole, soldi spesi senza alcun beneficio per la collettività. Il pallone doveva essere inaugurato due anni fa, a coronamento della pista ciclabile rimasta anch’essa incompleta, così come altre opere, a partire dalla Casa dei Giovani nei Cappuccini... ma questa è un’altra storia di fondi pubblici utilizzati pur sapendo di non avere denaro e risorse a sufficienza per il completamento.

Il gruppo consiliare di opposizione BiancoLeone di Sezze, con a capo Paride Martella e a seguire Serafino Di Palma e Giovanni Moraldo, solleva sulla carta stampata, scrivendo addirittura al Prefetto di Latina, delle presunte illegittimità del bilancio di Previsione 2019-21 approvato in aula lo scorso 30 marzo dalla maggioranza che sostiene Sergio Di Raimo. Una delle illegittimità considerate “gravi” riguarderebbe la posizione riguardante la figura del vice-segretario comunale ricoperta dal funzionario comunale Piero Formicuccia. Secondo i firmatari della missiva inviata al Prefetto, per ricoprire l'incarico di segretario (in questo caso vice) occorrerebbero dei requisiti, tra cui il possesso da parte del segretario facente funzione, di una laurea in giurisprudenza, scienze politiche o economiche. Il titolo di studio di Formicuccia invece è quello di dottore in psicologia, titolo che non sarebbe contemplato nella normativa vigente del Comune di Sezze. Se così fosse la questione però dovrebbe riguardare anche le passate legislature, a partire da quella dell'ex sindaco Andrea Campoli, con all'apposizione sempre Di Palma e Moraldo, dove Formicuccia in più sedute aveva già ricoperto lo stesso ruolo di vicesegretario così come il dirigente facente in pensione funzione Francesco Petrianni, laureato in lettere e filosofia. E' molto probabile però che le normative vigenti parlino di deroghe per ruoli pro-tempore come è quello del vice-segretario. Tra l'altro, per chi ha memoria corta, è giusto ricordare che questa eccezione venne sollevata più volte dall'ex consigliere del PDL Rinado Ceccano. Ma a quanto pare l'amministrazione comunale Campoli andò avanti proprio perché il ruolo ricoperto da un vice è sempre pro-tempore. Il Biancoleone, se è certo di avere la verità in tasca, per completezza, allora, dovrebbe sollevare il problema anche per le passate legislature. Perché non lo ha fatto?

A Sezze esiste una pro loco? Sembra proprio di sì e ha la sua sede legale in vicolo dell’Ortica 1. Strano però, perché per statuto e regolamento, le pro-loco comunali devono essere iscritte all’Albo dell’Unpli (Unione Nazione Pro-loco d‘Italia) cosa che non risulta affatto per l’associazione Pro-Loco di Sezze. Nell’elenco iscritte ufficialmente all’albo nazionale, infatti, ci sono molti Comuni della Provincia di Latina e la maggior parte delle pro-loco dei Monti Lepini, tranne Sezze ovviamente.  In un opuscolo diramato dall’ufficio cultura, però, si fa menzione di uffici e servizi pubblici comunali e la Pro-Loco compare con tanto di e-mail e numero di telefono. Un mistero… anche perché a Sezze una pro loco riconosciuta non è attiva da oltre 10 anni. Visto e considerato il fondamentale contributo che diverse associazioni stanno dando agli eventi culturali organizzati dal Comune di Sezze, il più delle volte ormai solo semplice spettatore e redattore di calendari e brochure, non vorremmo che fosse un tatticismo per supervisionare la promozione di eventi organizzati autonomamente dai singoli sodalizi setini. Resta comunque il fatto che, inserire una Pro-loco in una brochure ufficiale, dove compaiono ASL, Biblioteche comunali, Sanità, Uffici Postali ed altro, quale organismo comunale, quando in realtà non è riconosciuta dall’Unpli, fa dubitare molto. Sarà una iniziativa presa dagli uffici preposti? Cosa penserà l’assessore alla cultura Pietro Ceccano?

Una farsa? Una messa in scena? Non è dato sapere ma per il momento la richiesta di azzerare la Giunta comunale per cambiare passo fatta dal consigliere comunale del Pd di Sezze, Giovanni Bernasconi, ad oggi, non ha sortito alcun effetto ed è caduta nel vuoto. L’ex presidente facente funzione della Provincia di Latina, vicino al consigliere regionale Enrico Forte, sembrerebbe isolato all’interno di una maggioranza che ha solo passato la patata bollente al sindaco di Sezze Sergio Di Raimo, dandogli carta bianca sul futuro della squadra di governo.  Il sindaco, da parte sua, non ha proferito parola, non ha convocato né maggioranza né Giunta in merito e non avrebbe intenzione di fare rimpasti e rimpastucci. Vorrebbe tirare dritto fino alla fine del mandato aspettando che passi la buriana. Evidentemente, il primo cittadino, considera efficace e giusta l’azione messa in atto da tutti i suoi assessori o, al contrario, cambiare passo per lui equivarrebbe ad un atto di debolezza nei confronti degli elettori. Intanto il Partito Democratico, diviso e senza una guida politica e partitica, non sa cosa fare. Gli altri gruppi, tranne Sezze Protagonista intervenuto sulla vicenda, giocano al gioco del silenzio, a partire dalla "Sezze Futura" di Enzo Polidoro e dalla lista "Di Raimo Sindaco" rappresentata dal consigliere Ernesto Di Pastina, quest’ultimo vicino al gioco di Bernasconi ma solo nelle intenzioni. Insomma... un gioco delle parti alla Pirandello, per il momento però senza duelli e senza colpi di scena. Di un fatto però siamo sicuri: questa consiliatura non sarà ricordata per un lavoro di squadra ma da singoli giocatori che vorrebbero fare goal senza passare la palla, in positivo o in negativo.    

   

Sempre più pericolose sono le condizioni dell’antichissima chiesa Santa Paresceve di Sezze, situata a Porta Pascibella in pieno centro, a ridosso delle cinta muraria poligonale. La piccola ma bella chiesa ad una sola navata costruita nell'XI secolo con il diffondersi del culto della santa romana Parasceve, chiusa dagli anni Settanta, è praticamente un rudere che sta cadendo sotto gli occhi dei fedeli. Il tetto sta crollando e una serie di lesioni perimetrali sono presenti in tutta la struttura. Dieci anni fa, nel 2009, la Regione Lazio guidata dal governatore Marrazzo stanziò un finanziamento di 150 mila euro per lavori di restauro ma l’allora amministrazione comunale, dopo aver appaltato i lavori, si rese conto di non esserne il proprietario, cosa che fece perdere il finanziamento nonostante il Comune tentò poi la carta di un accordo con la Parrocchia di Santa Lucia per l’utilizzo gratuito dell’immobile. Recentemente sembra che il Ministero per i beni e le attività culturali abbia stanziato ingenti somme (500 mila euro) per il recupero dell’immobile ma non è dato sapere quando si potrà intervenire sulla struttura. Nel frattempo l’amministrazione comunale dovrebbe mettere in sicurezza la chiesa, salvaguardando l’incolumità dei cittadini e dovrebbe sollecitare la diocesi affinché venga nel più breve tempo possibile riqualificata perché bene architettonico e patrimonio legato alla comunità e alla storia di Sezze.

Un parcheggio o una piazza (magari con posti auto) dove i cittadini possano fare comunità e aggregazione? E’ questo il sondaggio lanciato dalla pagina facebook "Sezze News" sul terreno sito in Piazza delle Regioni a Sezze Scalo, oggetto di polemiche e discutibili procedure acquisite già dalla Procura della Repubblica in merito al taglio degli alberi e all’acquisizione dell’immobile di proprietà dell’istituto diocesano dove il Comune di Sezze intende realizzare un parcheggio a raso.  Il sondaggio lanciato nel pomeriggio di oggi ha già riscosso buoni consensi e si chiuderà tra una settimana. Per il momento i cittadini che hanno espresso la loro preferenza vorrebbero per un 66 % una Piazza e per un 34 % un parcheggio. Interessanti anche le discussioni nate sotto il post: c’è chi vedrebbe una piazza o uno spazio di aggregazione, chi un'area verde e chi invece vorrebbe un parcheggio a raso. Insomma una buona e speriamo utile discussione che magari potrebbe essere presa in considerazione dagli amministratori della città, che altro non dovrebbero fare che ascoltare i cittadini e quindi i loro elettori, quando ovviamente le soluzioni ai problemi o le proposte si basano sul buon senso e sull'appartenenza ad una comunità.  

Non si tira indietro il consigliere comunale di Sezze, Alessandro Ferrazzoli, in merito ad una dichiarazione su ciò che sta avvenendo in seno alla maggioranza dopo la richiesta di azzeramento della Giunta partita del collega Giovanni Bernasconi. Il presidente della commissione urbanistica e ambiente, capogruppo di Sezze Protagonista, braccio destro del sindaco Sergio Di Raimo, risponde senza peli sulla lingua sulla possibilità di un rimpasto di Giunta. Conferma carta bianca al sindaco su un eventuale rimpasto di Giunta e vede per il futuro tante risposte che saranno date alla città.

Consigliere Ferrazzoli, cosa pensa della richiesta di azzeramento della Giunta fatta dal consigliere del PD Benasconi per cambiare passo e per rilanciare l’azione di governo?

“In questi 19 mesi sono state fatte tante cose, alcune ben visibili altre di preparazione al futuro. Io personalmente esprimo apprezzamento per il lavoro svolto fin qui, anche perché tante cose vengono fatte nell'ombra e forse non gli si da la giusta enfasi.  Sarà il Sindaco a decidere se qualche suo assessore debba essere sostituito per dare maggiore brio al settore gestito. Il Sindaco ha avuto la più totale libertà nel Giugno 2017 nello scegliere la squadra, così sarà anche adesso e per il futuro”.

Cosa sta succedendo all’interno dei gruppi consiliari di maggioranza?

“C'è un lavoro di squadra messo in campo a cui spesso i consiglieri prestano il proprio contributo, questo può creare fastidio all'interno delle varie forze politiche, ma il popolo ci reclama risposte e sono convinto che ognuno di noi, nel suo piccolo, sta facendo bene il proprio lavoro. L'importante è non fermarsi mai, le problematiche sono tante con altrettante risposte da saper dare, alcune più facili, altre invece necessitano di tempistiche più lunghe ed un lavoro certosino e di programmazione. Questa amministrazione, grazie anche ai consiglieri con più esperienza ed al Sindaco stesso, saprà far bene per il paese, questo è il fine per cui ci siamo messi in gioco".

Quella satira mai volgare, mai irriverente ma spensierata, leggera, sarcastica al punto giusto e che ti lascia un sorriso sulle labbra. E’ sempre più un piacere seguire sui social la pagina “Se i Vip parlassero in sezzese” ideata da un setino che vuole restare anonimo. Sempre puntuale sull’attualità setina, l’autore ironizza sui maggiori avvenimenti della città, traducendoli nel dialetto setino, secco e puntuale come le lingue del passato. Questa pagina vuole essere anche l’occasione per riscoprire vecchi modi di dire e tramandarli orgogliosamente alle future generazioni.  

E’ tornata a splendere… ed è stato subito un colpo al cuore per tutti, una grande emozione. La grande croce in ferro dell’Anfiteatro di Sezze ieri sera è tornata ad illuminarsi grazie ad una iniziativa promossa da Enrico Ceccano, Luigi Valleriani e Filiberto Fioretti. I tre ragazzi setini, spinti dall’amore per la nostra città, con tutte le autorizzazioni del caso, hanno installato 6 fari da 400 kVa ai piedi del monumento della Passione di Cristo di Sezze, derivando una linea di cavo 4x10 dall’interruttore Enel già a servizio del Comune di Sezze. La monumentale Croce verrà accesa giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 Aprile in occasione del Triduo Pasquale. Grazie ai promotori per averci regalato una forte emozione che si ricollega alla storia e alla tradizione della nostra città e unisce in modo esemplare l'intera comunità in un forte e caloroso abbraccio. L’ultima accensione risale al 2009 ad opera dell’amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco Andrea Campoli grazie ad una convenzione che il Comune di Sezze stipulò con una  società che donò all’ amministrazione un impianto fotovoltaico. Poi un però furto di rame vanificò tutto il progetto.

 

Gli ultimi consigli comunali di Sezze, compreso quello di oggi pomeriggio, stanno a rappresentare uno scontro politico in atto tra le forze in aula senza precedenti. Tra la maggioranza e l’opposizione si è alzato un muro privo di dialettica e confronto che, se dovesse andare avanti, porterà l’amministrazione comunale e l’intero consiglio ad una ulteriore fase di stasi che il Comune di Sezze non può permettersi e che l’intera città non merita. Anche oggi in aula molti banchi erano vuoti, ad eccezione di quello di Martella, Di Palma, Moraldo e Contento per le minoranze e di Giovanni Bernasconi ed Ernesto Di Pastina per la maggioranza, andati subito via. Per la Giunta era presenti solo Paola Di Veroli e Sabrina Pecorilli, tutti gli altri non pervenuti. Stesso copione di pochi giorni fa, nell’altra seduta consiliare, dove il numero legale era venuto meno subito dopo l’appello. Stesso dicasi per le commissioni consiliari, sempre deserte. Sembra che i rappresentati istituzionali stiano giocando a faccia tosta, mostrando i muscoli facciali di volta in volta. Sembra un esercizio di abilità a chi è più duro e puro.  A questo si aggiunge la richiesta di azzeramento della Giunta comunale, la divisione dei gruppi consiliari e presunte transumanze in atto. Il sindaco Di Raimo prima ed il presidente del consiglio Eramo dopo, durante la seduta di oggi, hanno lanciato un appello al buon senso, al rispetto dei ruoli e della città che vuole risposte urgenti. Siamo sicuri che nessuno voglia giocare con le istituzioni ma le posizioni in aula oggi dimostrano esattamente il contrario. 

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